L'art. 53 della Costituzione recita: "Tutti sono tenuti a concorrere allespese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività".
Bisogna analizzare i termini
"capacità contributiva" e "progressività". E mi meraviglio come mai in
sede di Commissione Tributaria non sia stata mai accolta l'eccezione di
anticostituzionalità in fatto di "capacità contributiva". In che
consiste tale capacità? Essa dovrebbe consistere UNICAMENTE nel
reddito. Tassare il patrimonio quando questo non sia fonte di reddito
significa andare contro il principio della capacità contributiva. Una
tassa sul patriminio è anticostituzionale.
Consideriamo il caso di uno che
possieda degli immobili (non importa che si tratti di prima o seconda
casa). Se questi immobili, non affittati, non danno alcun reddito,
perché debbono essere tassati? L'imposta viola il principio della
capacità contributiva. Conosco il caso di un mio conoscente che ha
avuto in dono dal padre un terreno edificabile di 1000 mq. Questo
terreno viene tassato dal Comune nella misura di 1000 euro l'anno. Che
deve fare il proprietario se è da 10 anni che non riesce a vendere
questo terreno per vari motivi che non sto qui a spiegare e su cui,
comunque, il Comune non deve intromettersi perché si tratta di questioni
in cui non deve entrare? Pretendere il pagamento significa dire: peggio
per te che non riesci a venderlo a un costruttore. Ma questa è una
sorta di sopraffazione. Il proprietario a questo punto dovrebbe
disfarsene regalandolo al Comune? Il Comune pretende un pagamento in
base alla Tasi. Assurdo.
Se questo terreno non usufruisce di alcun
servizio comunale perché bisogna pagare per un servizio inesistente?
Passiamo poi alle case.
Perché pagare
l'IMU per le seconde case oltre alla Tasi? L'IMU è un imposta
anticostituzionale se la seconda casa non produce alcun reddito e
pertanto non aumenta la capacità contributiva del proprietario.
Supponiamo che uno abbia una casa in campagna che non usufruisca di
servizi pubblici.
Perché dovrebbe pagare la Tasi e la Tari (imposta
sull'immondizia)? E per quanto riguarda gli uffici e i negozi che non
producono immondizia, perché dovrebbero pagare la Tari se non producono
alcuna immondizia? E perché la dovrebbero pagare come le case in cui si
produce la vera immondizia che consiste soprattutto nei rifiuti di
cucina?
Ma allora, si potrà obiettare, da
dove trarrebbero i Comuni i soldi per finanziare i servizi pubblici? La
domanda è mal posta. I Comuni dovrebbero essere privati della capacità
di imporre dei tributi. E' lo Stato che deve finanziare anche i servizi
pubblici dei Comuni in base alle imposte ricavate dalla capacità
contributiva.
Ma vi è un'altra questione che appare
del tutto anticostituzionale. Lo Stato, che pretende onestà dai
cittadini, è in effetti il peggiore ladrone che esista. E contro questo
Stato ladrone bisogna difendersi evadendo le tasse ingiuste e contrarie al diritto tributario i cui principi ineludibili sono stati delineati nella nostra Costituzione.
Consideriamo infatti il criterio di progressività. Che significa
progressività? Significa che chi ha un reddito maggiore deve pagare
un'imposta proporzionalmente maggiore.
Ma allora perché non
viene rispettata la proporzione? Lo Stato ladrone ha interpretato la
progressività in questo modo. Tu guadagni 10.000? E io di tasso
(supponiamo solo per semplicità numerica, tralasciando le varie reali
aliquote) per il 10%. Dunque pagherai 1000. GIUSTO: Ma prendiamo il caso
di chi guadagni 20.000. Che fa lo Stato ladrone? Non applica l'imposta
raddoppiando la tassa in modo da richiedere il 20% facendo pagare 2000.
NO. Parte da 10.000 e richiede 1000 per i primi 10.000 e poi, come se
non avese già tassato i primi 10.000, tassa ancora per 20.000
richiedendo altre 2000, in modo da avere complessivamente 3000 di
tassazione. E' questa l'interpretazione illogica e vessatoria dello
Stato ladrone, in violazione del principio NE BIS IN IDEM. Come non si
può essere processati due volte per lo stesso reato, lo stesso principio
dovrebbe valere per la tassazione. Non basta.
Consideriamo il caso di chi abbia uno
stipendio o una pensione ed abbia anche altri redditi. Che fa lo Stato
ladrone? Si sa che lo stipendio e la pensione sono già tassati alla
fonte. Ma allo Stato vampiro e ladrone non gliene importa un cazzo,
anche qui in violazione del principio NE BIS IN IDEM: Lo stipendio e la
pensione vanno a fare cumulo con altri redditi cosicché lo stipendio e
la pensione vengono tassati due volte. Vi è una assoluta discordanza con
il reddito netto dei BTP, che vengono tassati all'origine nella misura
del 12,50% e non debbono perciò essere dichiarati nella dichiarazione
dei redditi. E allora perché debbono essere dichiarati lo stipendio e la
pensione pur essi tassati all'origine?
La proposta di Berlusconi e di
Salvini di una Flat Tax (il solito viziaccio di usare l'inglese invece
di dire Tassa Piatta) viola il principio di progressività. E' infatti
profondamente ingiusto che tutti paghino secondo una stessa aliquota
indipendentemente dal reddito. Evidentemente questa gente non sa che più
che dire pur di attrarre a sé dei voti nonostante si tratti di proposte
irrealizzabili praticamente perché prima bisognerebbe fare dei conti
esatti per sapere quale sarebbe in questo modo l'introito dello Stato,
che potrebbe risultare del tutto insufficiente per finanziare la spesa
pubblica. Bisogna dunque istituire diverse aliquote, proporzionali ai
maggiori redditi, ma senza riproporre l'aliquota più bassa in quella più
alta, che porterebbe ad una duplicazione dell'aliquota più bassa.
La questione è un'altra. Si tratta
dell'unico modo in cui lo Stato dovrebbe combattere l'evasione fiscale.
Ma lo Stato vampiro e ladrone non lo vuol mettere in atto prima di tutto
perché è esso stesso complice dell'evasione fiscale nel favorire
l'economia sommersa avendo i partiti paura di perdere i voti dagli
evasori fiscali, e poi perché sarebbe troppo complicato attuare questo
modo di combatterla.
Infatti non è il patrimonio che deve essere tassato
se esso non produce reddito. Lo Stato vigliacco, oltre che disonesto,
ha sempre creduto sia molto semplice tassare il patrimonio perché questo
è facilmente verificabile tramite l'ufficio del Catasto e quello della
Conservatoria dei registri immobiliari.
Ma poiché il patrimonio di per
sé, come già detto, non produce reddito se non è utilizzato al fine di
produrlo, il patrimonio non deve essere tassato come capacità
contributiva anche se non contribuisce al reddito.
La questione è invece
a monte.
Lo Stato deve domandarsi: come ha fatto il proprietario di un
certo patrimonio ad acquisirlo? IL PATRIMONIO DEVE CORRISPONDERE AI
REDDITI DICHIARATI NEGLI ANNI IN CUI TALE PATRIMONIO E' STATO ACQUISITO,
verificando anche il patrimonio del coniuge e dei figli perché anche
questi spieghino come abbiano fatto ad acquisire la loro proprietà.
Ed è
evidente che, se si tratta di un comodo e furbesco trasferimento da
padre o madre ai figli per ridurre il patrimonio paterno, o con
donazione o con atto di vendita con prezzo simulato, tutto il patrimonio
familiare dovrà corrispondere al reddito dell'originario proprietario.
In mancanza di tale corrispondenza lo Stato dovrà procedere al sequestro
degli immobili sino alla corresponsione del dovuto, con in più la
sanzione anche penale, oltre che economica, comprensiva degli interessi
calcolati sulla sanzione economica (da determinare ad libitum).
Così si combatte l'evasione fiscale.
Altrimenti è giusto evadere le tasse contro questo Stato vigliacco,
vampiro e ladrone .
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