giovedì 29 maggio 2014

I parvenu della cultura giuridico-economica:perchè si sono "svegliati" solo dopo il 2010, quando i cittadini comuni ormai avevano capito da soli, e nel frattempo hanno ampiamente collaborato con quel sistema ?


Ho avuto la fortuna o forse la sfortuna, occupandomi da 15 anni di diritti umani, di avere a che fare con le istituzioni, i centri studio, le organizzazioni e le università, italiane e straniere, che lavorano su temi giuridici ed economici sin dai 24 anni.
Io sono una che, come si suol dire, ha combattuto il sistema "dal suo interno".
Sono ormai circa 6 anni che seguo le realtà no euro ed inizialmente ero entusiasta del fatto che comuni cittadini, con professionalità che nulla hanno a che fare con le materie giuridico-economiche, si applicassero nello studio e diffondessero dal basso questo sapere.
Dopo 6 anni, però, il risultato è il seguente: nessuna di queste realtà ha prodotto una risposta OPERATIVA ad una crisi drammatica che richiede di attivarsi concretamente con urgenza. 
Questi cittadini, che mai avevano fatto uno studio o una pubblicazione, né mai avevano parlato con professori universitari o politici, né tantomeno partecipato o relazionato ad un convegno, si sono narcisisticamente lasciati ammaliare dall'illusione che il semplice studiare e divulgare sia atto rivoluzionario, in una situazione di drammatica assenza di democrazia e conseguente rapida distruzione della nostra economia, come quella che viviamo.
E da anni si limitano a fare solo questo, con l'aggravante che adesso pendono dalle labbra, di potenti professori universitari che per 20 anni hanno partecipato ricevendone in cambio laute ricompense ed onori della nostra distruzione ed ora sono stati chiaramente inviati per mettersi a capo di questo dissenso e lasciarlo languire nell'inattività dei blablabla e di pubblicazioni che …vi pare che si aspettava gente che manco ha una laurea o esperienza professionale per dire certe cose? 
C'era già chi lo faceva dall'interno, ma veniva boicottato, ora ci volete provare voi? :-D
Per fare qualche nome, senza timore, perché mi dovrebbero spiegare come mai, dall'alto delle loro sopraffine conoscenze tecniche specialistiche si siano "svegliati" solo dopo il 2010, quando i cittadini comuni ormai avevano capito da soli, e nel frattempo abbiano ampiamente collaborato con quel sistema. 
E perché si limitino a vendere libri ed a farsi pagare per intervenire ai convegni, invece di lottare, come i doveri civici richiederebbero: Maria Rinaldi, Barra Caracciolo, Borghi, ma anche il simpatico Galloni ed il giovane Holden, Diego Fusaro, così coraggioso a parole, ma del tutto passivo nei fatti. Anzi quando parli loro della denuncia Libra, ve lo dico con chiarezza, sfuggono impauriti, forse perché mandati a posta per evitare proprio questo unico strumento davvero efficace, su cui già Barnard e 5 Stelle hanno cercato di depistare i cittadini, tramite la promozione della denuncia di Paola Musu, che sembra, ad un occhio un po' più tecnico, fatta a posta per essere archiviata (con tutti quegli allegati legislativi INUTILI, come se i giudici non disponessero dei Trattati e delle norme richiamate, è solo uno dei mille esempi del perché sorge tale legittimo sospetto, ma per chiunque voglia ulteriori dettagli, basta chiedere).
Voglio ricordare a questi prof ed ai loro seguaci, parvenu del sapere tecnico, che sapere e diffondere la conoscenza NON LI ESIME DAI DOVERI DI TUTTI I CITTADINI, come quello, sanzionato dal codice penale, di denunciare i delitti di cui fanno un gran parlare (art. 364 cp). 
Facile lanciare accuse a parole e poi mandare "alla guerra" gli altri, il Popolo "ignorante", come dicono … ma vi rendete conto di quanto siete codardi ed irresponsabili?
La risposta INGENUA, spero, dei loro ammiratori è che, magari, questi prof e ricchi consulenti pubblici combattevano il sistema "dall'interno".
Bene, dato che ho esperienza sulla mia pelle di cosa significhi davvero combattere dall'interno, vi rivelo che, mentre i suddetti ricoprivano  ricche e prestigiose cariche, c'erano persone che davvero combattevano e che per questo non hanno mai avuto i loro oggettivi successi, anzi vengono "perseguitati" nel loro lavoro. Ricercatori o assistenti che non diventeranno mai Professori, consulenti che vengono fatti fuori dopo qualche mese, persone ostracizzate per sempre dai posti di rilievo.
Io, per combattere il sistema dall'interno nel mio piccolo, ho cambiato lavoro circa ogni uno-due anni: il tempo per entrare, imparare il lavoro, capire le magagne, combatterle e, o essere sbattuto fuori con pretesti, o andartene tu, perché se resti dopo che hai capito come vanno le cose ed aver tentato inutilmente di cambiarle, sei COMPLICE.
La cosa non è stata facile, ha richiesto d'ingoiare ingiustizie, umiliazioni, la fatica di rimettersi a cercare lavoro, di lasciarne uno senza averne un altro, ma se stai lì per cambiare una goccia mentre l'oceano sta letteralmente annientando i diritti fondamentali, non venirmela a raccontare, stai solo pensando a salvarti il posto di lavoro.
Dopo 6 anni, cari colleghi di studio MMT, cari anti-euro, siete caduti nel cul de sac in cui volevano mettervi, non siete riusciti ad organizzare una realtà unitaria anti-euro, col risultato che chi ha queste conoscenze oggi o non vota, o vota partiti creati ad hoc dal sistema per ingabbiare il dissenso anti-europeista. 
Allora ditemi a cosa serve tutta questa conoscenza? Forse a sentirvi più fighi? Dato che magari nel vostro lavoro non ci siete riusciti?
Ma la cosa più grave che dovrà pesarvi per sempre sulla coscienza è che non vi siete uniti a quel Popolo che dite di voler salvare, anzi con la spocchia tipica dei peggiori finti intellettuali, avete motivato la cosa dicendo che è un "popolo ignorante". E neanche vi viene in mente che la funzione dell'intellettuale è proprio di stare accanto al Popolo, quando finalmente si ribella, affinché quella ribellione abbia un esito positivo, non manipolato e quanto più efficace possibile. Quel Popolo, ve lo dico perché io invece mi sono schierata con loro, non aspetta altro che dei tecnici ed intellettuali in buona fede, che spieghino la verità e che li aiutino. Magari all'inizio c'è un po' di resistenza, ma una volta che ti sei messo umilmente, come cittadino, prima come che come "colui che sa più degli altri", a combattere accanto a loro, sei uno di loro e sei riconosciuto per le tue competenze. Certo se pensavate che vi preparassero una cattedrina da cui fare i professorini,  e v'invitassero con tutti gli onori a dirigere la protesta, non avete capito che molto spesso le persone che non hanno studiato sono più intelligenti dei boriosi intellettuali. La chiave della conoscenza è l'umiltà, quindi chi pensa di sapere molto spesso è proprio colui che non sa.
Ma avete fatto anche di peggio, quando la vera denuncia  è nata: non solo non l'avete appoggiata, ma non l'avete fatto neanche quando con tale denuncia i cittadini sono riusciti ad aprire le indagini preliminari, cosa che nessuna denuncia, promossa da questo o quel personaggio famoso è mai riuscita a fare.
Molti non sapendo più come motivare questa colpevole omissione, hanno preso ad accusarmi di essere "antipatica". Specifico che ad ognuno di voi ho chiesto con tutta la gentilezza possibile di partecipare, ma che ad essere presa in giro non ci sto e certo non mi sto alle vostre false motivazioni e molto poco furbe fughe e sparizioni. La mia presunta "antipatia" è stata solo successiva e consequenziale alla vostra EVIDENTE MALA FEDE e convinzione di prendermi per i fondelli.
Ora con quello che ha tutta l'aria di essere un colpo di mano stanno cercando di chiudere le indagini, è la vostra ultima possibilità per attivarvi e SUBITO.
Sappiate che i vostri convegnucci, le vostre pubblicazioncine, fatevelo dire da chi queste cose le ha sempre fatte, sono solo il minimissimo indispensabile, nulla di veramente pericoloso per il potere, solo la base teorica da cui far partire l'azione. Mentre voi vi frusciate ai tavoli dei convegni, il sistema agisce indisturbato. Magari serviranno a gonfiare il vostro narcisismo, ma finchè non esiste una formazione politica o popolare unitaria che possa rappresentare concretamente quelle istanze e finché nessuno denuncia i crimini che voi "denunciate" solo a parole, al potere gli fate meno che il solletico. Anzi li fate proprio ridere.
E a questo punto siete altamente sospettabili di essere scesi a patti col sistema, per avere il vostro piccolo momento di notorietà. Infatti chi contro il sistema ha sempre combattuto sostiene la denuncia, o quantomeno ne diffonde la conoscenza (v. comedonchisciotte, vedi Gianni Lannes, ).
QUESTA DENUNCIA E' LA CARTINA AL TORNASOLE DEI FINTI ANTI-EURO e di chi invece tenta di fare coraggiosamente sul serio. Che sono pochi, singoli e perseguitati.
Se siete curiosi di cosa si potrebbe fare, pur  proseguendo liberamente le vostre culturali attività, contattatemi pure, ma mi viene davvero da ridere ormai a dirlo per l'ennesima volta.
Se ognuno di voi cura il proprio orticello e si fa la sua associazioncina, fate il loro gioco. Va bene il pluralismo, è un fattore positivo, ma solo se ci riprendiamo la democrazia.
Prima quindi occorre unirsi al fine di fermare chi ci sta distruggendo e ripristinare i diritti costituzionali: non si combatte una dittatura con i blablabla ed i convegni, per quanto giusti. 
Questo procedimento giudiziale, questa strategia di appoggio alla protesta popolare, che mira a fornire gli strumenti della Legge e della Comunicazione ai cittadini che si ribellano, potrebbe essere l'unica chance per farlo davvero.
In particolare serve da ora e nei prossimi mesi, fino all'udienza in cui il GIP deciderà se archiviare o far proseguire le indagini che i cittadini contrastino la manipolazione dei grandi media, con una informazione dal basso: servono avvocati e giornalisti, ma anche grafici e video-maker e cittadini che con costanza perseguano sul web e col volantinaggio tale obiettivo, affinché la magistratura senta che i cittadini controllano il suo operato. 
Se non ci riusciremo, non sarà certo una sconfitta nostra, ma di chi ci ha lasciato soli, nonostante i ripetuti appelli.
Con speranza di sbagliarmi e di scoprire la vostra buona fede.

Si legga anche: 

Se l'onestà è vostra, come mai adesso ignorate la sentenza della Corte Costituzionale ?

venerdì 16 maggio 2014

Chi indovina il premio con cui il nostro comitato fregerà il sindaco Ricci e la sua squadra di "amministratori" ?

COMITATO CITTADINI PER LA TRASPARENZA E LA DEMOCRAZIA

Al Sindaco di San Giorgio del Sannio
sign. Claudio RICCI


Lo scrivente Comitato civico Per la Trasparenza e la Democrazia ha già espresso (e lo fa quotidianamente) le proprie critiche e lusinghiere valutazioni sull'operato della nostra amministrazione Ricci.
Il Sindaco legga in proposito:

A SAN GIORGIO DEL SANNIO (nè fontane leggere, nè vespasiani) ma GIARDINI ALL’AMIANTO.RESPIRATE A PIENI POLMONI BAMBINI ED ANZIANI !

                                   



Il Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia di San Giorgio del Sannio lamenta la mancanza di bagni pubblici e fontane d’acqua potabile



Maggiori informazioni http://altravocedelsannio.webnode.it/news/il-comitato-cittadini-per-la-trasparenza-e-la-democrazia-di-san-giorgio-del-sannio-lamenta-la-mancanza-di-bagni-pubblici-e-fontane-dacqua-potabile/


San Giorgio del Sannio è questo ma anche altro, sussumibile nei concetti equivalenti di degrado e di illegalità: inottemperanza agli obblighi di legge sulle percentuali minime di raccolta differenziata (alias, fallimento della raccolta differenziata), edifici pubblici che nascono già obsoleti dal punto di vista e progettuale e energetico !!!!(vedi sede dell'A.s.l.), discariche di rifiuti a cielo aperto, appetiti famelici e devastanti nella zona ASI di San Giovanni, scuole fatiscenti prive di adeguati e sicuri piani di evacuazione, attentati al paesaggio come la squallida mattanza dei tigli storici di Viale Spinelli e Via dei Sanniti, etc. etc.etc.etc.

D'altronde, ecco come il Sindaco espleta (si fa per dire) il suo ruolo di guida della comunità sangiorgese ridotta ad uno stato comatoso-vegetativo...



Altri Comuni limitrofi se non sono all'avanguardia, di certo vivono il millennio in corso, con ben altra lungimiranza e, soprattutto, attenzione all'ecologia e ai servizi dei cittadini.

Calvi tra qualche giorno (17 maggio)  inaugurerà il distributore pubblico di latte fresco, ed ha già una bellissima fontana di acqua pubblica (oltre agli indispensabili bagni chimici, che il villaggio di San Giorgio omette di installare persino nella sua annuale e kitsch sagra della salsiccia, del kebab e dei bagordi!)

I cittadini del feudo sangiorgese asservito agli interessi speculativi della grande distribuzione del mercante Barletta quanto dovranno aspettare per avere distributori e punti di ristoro pubblici per i viandanti e i residenti ?
O un parco con tutte le attrezzature minime essenziali per picnic all'aperto e per fruire la natura, se la logica del profitto porta a selvagge edificazioni contra legem in zone destinate a parcheggio o verde pubblico dallo stesso Piano Regolatore ?
O il depuratore a Cesine finanziato con i fondi della Comunità Europea, avviato circa tre anni fa e poi abbandonato ? Perchè? Che fine hanno fatto quei soldi pubblici?
E che sorte hanno avuto i soldi per la bonifica dell'ex area a discarica a San Giovanni in cui sono in atto scarichi e scavi anomali ?

Gli attivisti del Comitato civico, tutto ciò premesso e considerato, 
hanno deciso di premiare
il Sindaco Claudio Ricci e la sua squadra di amministratori per l'inconcepibile degrado e arretratezza culturale e morale di cui sono "capaci" e con cui tengono in ostaggio la cittadina sangiorgese.

Lo faranno con svariate iniziative in fieri, ma prima fra tutte il conferimento di un pregiato monile al sindaco e agli assessori, che è un atto minimo e dovuto se in questo 
  paesotto dai mille disservizi, roccaforte del PD, terra di conquista di palazzinari e della criptomafia a livello politico-amministrativo, altro non è per la cittadinanza che un villaggio da terzo mondo.

UN ANELLO AL NASO !!!


Certi di farvi cosa gradita, avvertiamo che seguiranno circostanziate denunce alla magistratura ordinaria e alla Corte dei Conti.

La coordinatrice del Comitato
Rosanna Carpentieri

mercoledì 14 maggio 2014

Fallimento della raccolta differenziata e violazioni di legge. A San Giorgio (BN) mancano iniziative persino per ridurre la frazione organica ! Lettera aperta all'assessore Saccavino.

LETTERA APERTA ALL'ASSESSORE ALLA IGIENE URBANA, SACCAVINO
Comune francese  regala galline agli abitanti per
ridurre l'organico.A San Giorgio, il Comune omette di rispondere ai cittadini che non conferendo la frazione organica hanno chiesto a norma di legge un'equa riduzione della tariffa.
L'assessore Saccavino stavolta risponderà ?

Una nuova forma di gestione del rifiuto organico che può essere adottata ovunque , a Parigi sono in voga pollai da balcone: le galline ovaiole, al posto delle compostiere

Barsac è un paesino di 2.100 abitanti della Gironda e il suo sindaco ha avuto un’idea geniale per la riduzione dei rifiuti organici. Invece di dotare i suoi cittadini di compostiera, il sindaco, Philippe Meynard, ha donato una coppia di galline a circa 150 famiglie. Questa scelta nasce da un calcolo sulla riduzione dei rifiuti organici: in un anno ogni coppia di volatili utilizza circa 300 kg di rifiuti alimentari domestici (pane secco, scarti di frutta e verdura, etc…), produce 400 uova e 20 kg di pollina, ottimo concime per gli orti familiari.
Le famiglie che hanno ricevuto in dono  la coppia di galline si sono impegnate a tenerle per due anni, a curarle e a non introdurre galli nel loro pollaio. In cambio hanno ricevuto il permesso per vendere le uova in eccedenza al mercato locale creando una sorta di filiera informale cortissima.
L’idea è stata già copiata da diversi sindaci della zona e di altre aree rurali francesi. L’amministrazione comunale di Podensac, un altro paese della Gironda, ha calcolato che distribuendo 1.000 galline si eviterebbe lo smaltimento di 150 tonnellate di rifiuti alimentari con un risparmio per le casse comunali di 15.000€. 
In Italia ci sarà qualche sindaco che ha il coraggio di sfidare la cultura dominante della green economy affaristica e tecnologica? 
Ne dubitiamo fortemente. Almeno, di questo sindaco virtuoso e lungimirante non c'è neppure l'ombra a San Giorgio del Sannio (BN) ; qui, nè compostiere nè galline da balcone come avevamo suggerito. Ma vi è di più. Nel paese che annovera ben due zone a vocazione spiccatamente rurale (Cesine e San Giovanni) e detiene - vergognosamente- il primato del maggiore rifiuto organico prodotto in centro, da bar , ristoranti e utenze familiari,
il Comune da mesi omette di rispondere , violando la legge, a quei cittadini-nuclei familiari che hanno rappresentato di praticare l'autocompostaggio domestico e, quindi, di non avvalersi del servizio rifiuti per il conferimento della frazione organica dei rifiuti, chiedendo consequenzialmente una equa riduzione della relativa tariffa. A titolo esemplificativo, risalgono al lontano 29 ottobre 2013 (Prot. Comune nn. 19813 e 10814 ) delle istanze indirizzate all'Ufficio Tributi dell'Ente per la riduzione della TARSU a norma dell'art.17 del D.L. 201/2011 conv. in Legge.214/2011 e in conformità della Delibera Giunta Regione Campania n.384 del 31/07/2012. Ad oggi, ancora nessuna risposta da parte della sign.ra Chiavelli responsabile dell'Ufficio preposto, pertanto ci rivolgiamo pubblicamente all'assessore all'Igiene Urbana, Saccavino, diffidandolo ad un immediato riscontro. 
A quest'ultimo ci preme ricordare che non è con demenziali e costosi  manifesti oppure con i recenti slogan disinformativi ("la Tari sarà più leggera per i cittadini" ) che si prende atto e si provvede a livello sia politico che amministrativo in merito al conclamato fallimento della raccolta differenziata porta a porta nel nostro Comune !
In verità l'assessore più volte non ha saputo rispondere alla basilare quanto elementare domanda: "Assessore chi controlla la ditta L'Igiene Urbana s.r.l. ovvero il soggetto gestore del ciclo rifiuti urbani ?". 
Di conseguenza, l'assessore non ha saputo o voluto rispondere neppure in merito alla anomala preferenza della ditta nella raccolta della frazione indifferenziata, a discapito del multimateriale destinato al recupero e al riciclo, e lasciato per giorni e giorni non prelevato dinanzi alle residenze! 
In tutto questo c'è qualcosa che non ci torna, egregio assessore. 
Evidentemente la frazione differenziata e riciclabile non viene prelevata regolarmente perchè "non si sa che farsene" e ci risparmi per cortesia l'offesa alla nostra intelligenza col suo "girarci attorno".
Ciò fa tutt'uno col suo reiterato e assordante silenzio in merito ad altra nostra legittima istanza pubblica che reiteriamochiarire alla cittadinanza e una volta per tutte il CICLO DEI RIFIUTI ! Io -in uno col comitato civico che rappresento- esigo di sapere a quali discariche viene avviata la frazione non differenziata e con quali costi a carico della collettività, e a quali impianti di recupero viene conferita la scarna frazione differenziata riciclabile e con quale risparmio per la collettività.
E' con la trasparenza , l'informazione veritiera, la verifica tangibile dei risultati e il concreto risparmio in bolletta, non certo con risibili manifesti, che si raggiunge l'ottemperanza ad obblighi di legge (differenziare e riciclare sono obblighi di legge!) e la cittadinanza è messa nelle condizioni di valutare e toccare con mano la convenienza e virtuosità elementare della differenziazione dei rifiuti e il superamento culturale della nozione stessa di rifiuto, da concepirsi correttamente come "nuova materia". Il sistema sangiorgese dei rifiuti è estremamente opaco, assessore Saccavino ! 
Noi non vogliamo conoscere solo dati numerici, ma vogliamo che ci siano svelati TUTTI i dati che riguardano il recupero e lo smaltimento della materia conferita, cioè TUTTO IL CICLO DEI NOSTRI RIFIUTI: discariche, impiantistica, soggetti proprietari o aziende (pubbliche o private) che si occupano DOPO IL PRELIEVO dalle nostre residenze, del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti.
I cittadini non sanno che farsene dei suoi manifesti e delle sue trovate demagogiche, vogliono garanzie certe e conoscenza , perchè -Le sia chiaro- non si fidano più delle cd. istituzioni, spesso e volentieri colluse con le eco-mafie e "inquinate" da interessi privati, "troppo privati".
In mancanza dei dovuti chiarimenti nel senso richiesto, chi toglierà ai cittadini sangiorgesi la sensazione che venga loro richiesto di partecipare ad una farsa, quella della differenziata, su cui è ora che indaghi la Corte dei Conti ?
Un'ultima  cosa assessore: come più volte denunciato pubblicamente, in via Cesine ci sono discariche abusive a cielo aperto.

Cosa dobbiamo fare ? Tenercele a vita? Improvvisarci struzzi ? Aspettare le sue dimissioni ?
Ci dica, grazie.

Rosanna Carpentieri
in proprio e in nome e per conto del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia
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