giovedì 25 dicembre 2014

Questione tigli. Anche ITALIA NOSTRA si schiera dalla nostra parte.A conferma che l'amministrazione Ricci ha segnato un clamoroso autogoal !

Mattanza di tigli storici e mattanza di…democrazia e partecipazione

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia di San Giorgio del Sannio (BN)
Mattanza di tigli storici e mattanza di…democrazia e partecipazione! Faremo causa per danno biologico al patrimonio verde!
Vorrei segnalare che la Soprintendenza di Bergamo, in collaborazione con il CFS, ha avviato laprima causa milionaria per danno biologico al patrimonio verde (nel caso di specie, privato. Qualora esso sia pubblico e cioè un bene comune di tutti, ciò costituirebbe un’aggravante di non poco conto!)
Il fatto:Cinquecento (500) tigli e ippocastani secolari del santuario ottocentesco di Caravaggio, distrutti questo inverno dall’ignoranza di un gruppo di pensionati incaricati delle potature, sono sottoposti ora ad una perizia individuale per la determinazione del danno biologico subito.
Gli esemplari, dell’età di 90-120 anni e dell’altezza di 20-25 m, sono ora ridotti a monconi alti 5-6m.
A prima vista il danno biologico varia da 2500 a 3500 euro/albero per un totale complessivo di circa 1,5 milioni di euro…non si sa a carico di chi:
  • a carico del Santuario per negligenza nella custodia di verde sotto vincolo monumentale,
  • a carico dei sei pensionati per lesioni dolose e colpose,
  • a carico del Comune per inosservanza nei doveri di vigilanza.
I 6 pensionati, dopo qualche giorno di bestemmie in dialetto bergamasco, sono ora in ritiro spirituale nel santuario e bevono acqua santa dalla mattina alla sera.
La mattanza di tigli storici a San Giorgio del Sannio
E’ rimasta finora impunita, circondata da una coltre di punti interrogativi cui l’Ente si sottrae dal rispondere, e, – cosa più grave e aberrante – ha avuto dei risvolti giudiziari in danno di chi ha sporto formale denuncia di quanto commesso dall’amministrazione.
Ma noi non demorderemo!
Il danno biologico ai tigli secolari di Via dei Sanniti e di Viale Spinelli è appunto  quanto il Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia richiederà al Sindaco Ricci ed al Comune di San Giorgio del Sannio!
E non finisce qui.
Perchè l’ente comunale dopo la mattanza dei tigli voluti da Napoleone Bonaparte e non segnalati e protetti dall’Ente come storici e monumentali (legge n.10/2013) ha pensato, ancora una volta malissimo, di abbattere addirittura gli alberi del Palazzetto dello Sport!E intanto la Procura beneventana indaga su chi denuncia!
Ma non è legittimo chiedersi quali siano le motivazioni che hanno spinto a tale scempio con costi diretti a carico della comunità e che fine abbia fatto la legna? Chi se ne è appropriato? O a chi è stata assegnata e in base a quali criteri?
Una cosa è certa: le lamentele “querulanti” del sindaco che fa un abuso strumentale della denuncia per diffamazione (tutta da dimostrare!)  per imbavagliare il dissenso e le più che legittime critiche alle scelte perverse dell’amministrazione (così come l’indignazione e i mugugni dei cittadini…) non servono.
Esiste una procedura tecnica per la determinazione del danno biologico. E la si applica negli incidenti come pure nelle lesioni volontarie su uomo, animali e alberi!
Non a caso, come comitato civico,nella scorsa tarda primavera e cioè nell’immediatezza dei fatti criminosi, abbiamo fatto denuncia anche a mezzo stampa (dato l’interesse e la rilevanza pubblica) al Corpo Forestale dello Stato e direttamente alla Procura (inviando alle autorità competenti un corposo e orripilante dossier fotografico).
Purtroppo, nella nostra ristretta realtà provincialotta e limitante, la Forestale non ha espletato -per quanto ci risulta – le indagini richieste non ravvisando nessuna violazione di legge (sic!), mentre la Procura di Benevento, attraverso l’opera diretta dell’esimio procuratore capo dott. Giuseppe Maddalena, non ha trovato nulla di meglio da fare che  sottoporre la denunciante (la coordinatrice del comitato, denunciante e scrivente in nome e per conto di tale associazione spontanea di cittadini) a ben 9 mesi di indagine per aver leso la reputazione del sindaco Ricci…. (SIC!).
Incredibile, ma VERO!
In conclusione, vorrei riportare quanto risponderebbe al sindaco Ricci, senza troppi peli sulla lingua, Ermanno Casasco, professionista di fama internazionale e autore del libro Giardiniere errante:
«A New York nevica più che a Milano, ma agli alberi di Central Park o al Village vengono portati via solo i rami più bassi o che sporgono troppo».
Mai sottovalutare le potature, ricorda poi: «Un mio maestro diceva sempre che da lì si capisce se l’amministrazione di una città è corrotta o no…».
Rosanna Carpentieri per il Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia di San Giorgio del Sannio (BN)
Le immagini sono cruente e si sconsiglia la visione ai bambini senza la supervisione di un adulto.
Abbiamo ribadito più volte nel comunicato e lo facciamo anche in questa sede … che la domanda fondamentale è: dove va a finire la legna?
La Guardia Forestale e la Procura della Procura dovranno accertarlo con immediatezza!

3 commenti:

  1. BERGAMO.SOTTO INCHIESTA PER DANNO AMBIENTALE IL RETTORE DEL SANTUARIO DI CARAVAGGIO
    La Soprintendenza di Bergamo, in collaborazione con il CFS, avvia la prima causa milionaria per danno biologico agli alberi.
    500 tra tigli e ippocastani del santuario ottocentesco di Caravaggio, distrutti dall'ignoranza di un gruppo di pensionati incaricati delle potature, sono sottoposti ora ad una perizia individuale per la determinazione del danno biologico subito.
    Gli esemplari, dell'età di 90-120 anni e dell'altezza di 20-25 m, sono stati ridotti a monconi alti 5-6m.
    A prima vista il danno biologico varia da 2500 a 3500 euro/albero per un totale complessivo di circa 1,5 milioni di euro.
    Le responsabilità potrebbero essere a carico:
    a) del Rettore del Santuario, per negligenza nei doveri di custodia di verde sotto vincolo monumentale,
    b) degli esecutori materiali dell'intervento,
    c) del Comune, per inosservanza nei doveri di vigilanza.

    Al Sindaco di San Giorgio del Sannio e all'Ufficio Tecnico Comunale arcinoti per la loro ignoranza in campo agronomico e forestale (cosa volete pretendere da esperti in colate di cemento? competenze sugli alberi ?) , consigliamo di leggere:
    http://www.isaitalia.org/gli-indispensabili/237-perche-la-capitozzatura-e-dannosa.html .

    Oppure, gli articoli scientifici che sta dedicando allo stupro sangiorgese dei tigli il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio:

    http://www.conalpa.it/articoli-e-saggi-su-paesaggio-e-natura/articoli-tematici/articoli-sugli-alberi-in-citta/torturare-gli-alberi-con-le-motoseghe-e-la-chiamano-potatura ;

    http://www.conalpa.it/no-alle-capitozzature-degli-alberi/il-paesaggio-e-gli-alberi/no-alle-capitozzature-degli-alberi .

    Rosanna Carpentieri

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  2. IL PAESAGGIO E’ UN PATRIMONIO COLLETTIVO. Il Comune deve prevedere il censimento degli alberi di pregio e monumentali presenti nel perimetro urbano/ comunale su suolo sia privato che pubblico. Tali alberature devono essere tutelate come bene culturale, storico e paesaggistico. Il Comune deve inoltre censire tutte le aree verdi che sono parte del sistema paesaggistico al fine di tutelarlo.  
    La Convenzione Europea del Paesaggio riconosce il paesaggio in
    quanto componente essenziale del contesto di vita della popolazione,
    espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e
    fondamento delle loro identità.
    Il cittadino è chiamato a difendere il verde da qualsiasi azione che vada contro i principi di tutela ecologico-ambientale, biologica, paesaggistica,
    urbanistica ed estetica.
    La vegetazione è una componente fondamentale del paesaggio ed
    elemento insostituibile dell’ambiente urbano, gli alberi ne costituiscono
    la rappresentazione più significativa sia da un punto di vista naturalistico
    che paesaggistico, storico, culturale e architettonico.

    Obiettivo fondamentale della potatura è quello di mantenere
    piante sane, piacevoli alla vista e soprattutto con il massimo sviluppo
    della chioma compatibile con l'ambiente circostante in modo da fruire
    appieno degli effetti ambientali benefici della stessa. Le potature
    devono essere realizzate nel periodo di stasi vegetativa e nel rispetto
    della nidificazione dell’avifauna, escludendo il periodo che va da
    Marzo a Luglio.
    La potatura deve essere limitata alla sola rimozione delle porzioni
    di chioma secche, o di quelle lesionate o alterate da attacchi
    parassitari e da danni meccanici o meteorici, che possono pregiudicare
    la salute della pianta e/o la sua stabilità ovvero a quelle strettamente
    necessarie.
    Tutte le operazioni di potatura devono essere eseguite mediante
    l’utilizzo di idonei mezzi tecnici, nel rispetto delle norme in materia
    di sicurezza, avendo cura di non arrecare danni alle piante o a parti di
    esse e senza l'utilizzo dei ramponi, salvo casi da valutare
    specificatamente. Gli attrezzi da taglio impiegati, devono essere
    accuratamente disinfettati con sali quaternari di ammonio al 4% dopo
    ogni utilizzo, in particolar modo a seguito di interventi su piante
    malate e osservando, comunque, le misure di prevenzione fitosanitaria
    previste dalla legge.
    Gli interventi di capitozzatura (tagli che interrompono la crescita
    apicale del fusto o praticati su branche aventi circonferenza superiore
    a 30 cm) costituiscono una pratica a carattere eccezionale e devono
    essere debitamente motivati e autorizzati.
    Sono vietati gli interventi sugli alberi pubblici che ne alterino la
    struttura in maniera sostanziale, ne compromettano la crescita, ne
    pregiudichino la sopravvivenza, quali, ad esempio: la capitozzatura, o
    la potatura drastica non eseguita a regola d’arte.
    Ogni intervento di potatura o di capitozzatura eseguita in difformità
    si configura a tutti gli effetti come danno ornamentale e biologico e
    pertanto viene sanzionato come abbattimento.

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  3. I tigli a San Giorgio sono stati capitozzati e potati selvaggiamente per far legno! E' questa la verità che l'amministrazione Ricci non vuole sentirsi dire ! Ma è la verità e la magistratura dovrà attivarsi !

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