REATI AMBIENTALI - DIFFERENZIATA "FARSA" - DANNO PATRIMONIALE : UNA INNOVATIVA VISIONE GIUDIZIARIA !
COMITATO CITTADINI PER LA TRASPARENZA E LA DEMOCRAZIA
COMUNICATO STAMPA DEL 25.11.2012
REATI AMBIENTALI - DIFFERENZIATA "FARSA" - DANNO PATRIMONIALE : UNA INNOVATIVA VISIONE GIUDIZIARIA !
DIAMOCI DA FARE, PREPARIAMO FASCICOLI DI INDAGINE DA "METTERE IN MANO" ALLA PROCURA REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI LA QUALE POTRA' FAR PAGARE GLI AMMINISTRATORI PUBBLICI CON I LORO PERSONALI PATRIMONI !!!!!
Cosa è il contrario della trasparenza ? Come ci siamo comportati in questi mesi del 2012 quanto a raccolta differenziata ?
Certe informazioni dovrebbero essere pubbliche per antonomasia.
Invece assistiamo al solito teatrino : notizie sottratte, rimandate, parzialmente comunicate, documenti approssimativi, spesso controversi, stampa reticente o assente; eppure, se l'argomento sono i rifiuti verrebbe da pensare che di segreti in questo campo non ce ne dovrebbero essere, considerato che a tale "filiera" si rivolge una particolare attenzione della criminalità organizzata. I rischi d’infiltrazione crescono con l’allungarsi della filiera e con la moltiplicazione dei soggetti che su essa insistono (appalti, subappalti, gare al ribasso.....e così via).
Eppure siamo qui ancora a chiedere, con il cappello in mano, pubblicità, trasparenza, indagini, attenzione giornalistica...perchè molto, troppo ancora manca in fatto di trasparenza e di libera circolazione delle informazioni.
Siamo a fine 2012, l'Unione Europea e l'art. 205 del D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152hanno stabilito che al 31 dicembre di quest'anno la percentuale di Raccolta Differenziata dovrà essere ALMENO al 65% VERIFICATO.
Sul sito dell' OPR - Osservatorio Provinciale dei Rifiuti lo scenario d'analisi è inadeguato e
non è dato sapere ancora nulla dei primi sei mesi del 2012.
Per quanto riguarda il Comune di San Giorgio del Sannio, in particolare, siamo fermi all'anno 2011.
Risultano ancora come referenti l'ex sindaco Giorgio Nardone e l'indefettibile Angelo Carolla tra l'altro, anche compilatore della "scheda rifiuti"...
Non solo : relativamente alla raccolta differenziata, i dati comunicati e certificati risalgono al 2008, con appena il 37,82% di frazione differenziata e il 62,68% di indifferenziata di cui la parte maggiore è costituita da RIFIUTI ORGANICI, umido insomma, prodotto principalmente da bar, ristoranti e fruttivendoli che crescono come funghi a San Giorgio, senza prevedere pratiche virtuose di compostaggio domestico o di quartiere !
Noi vorremmo sapere, ma in tempo reale, quali sono i numeri della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, quali le percentuali della differenziata, il rapporto tra secco e umido della frazione residua, e dove vanno a finire e a fare che cosa i nostri scarti.
E vorremmo andare anche oltre.
Non ci basta infatti conoscere la quantità, vogliamo sapere anche la qualità, la tipologia in base alla procedura per la corretta individuazione per tipologia dei codici CER da attribuire ai rifiuti.
Richiediamo un accesso agli atti completo !
L'indice di raccolta differenziata non significa nulla infatti, se non conosciamo il destino finale delle frazioni raccolte !
Oggi si indica questa tematica come “indice di riciclo” o “percentuale di purezza”.
Il consorzio nazionale che organizza e vigila sulle raccolte differenziate, il Conai, è l'organo introdotto dal decreto Ronchi del 1997 per provvedere anche al rimborso ai comuni delle quote spettanti per il riciclo dei materiali.
Ma si è scoperto di recente che non tutto quello che viene differenziato torna infine nei cicli produttivi, perché anche nella raccolta differenziata vi è uno scarto.
Se la Raccolta differenziata è organizzata e gestita male, se i cittadini sono stati informati in modo insufficiente, la qualità delle frazioni differenziate risulta scadente e presenta al suo interno frazioni estranee che vengono respinte dal sistema e portate a discarica o ad incenerimento.
Il Conai raccoglie oltre 7 milioni di tonnellate all'anno di rifiuti da imballaggio.
Stupisce che oltre 700mila tonnellate di plastica vengano avviate agli inceneritori, e stupisce ancora di più che si abbia il coraggio di considerarle come facenti parte del grande mondo del riciclo.
Se infatti guardiamo alle percentuali di riciclo rispetto ai quantitativi immessi al consumo, notiamo che la plastica raggiunge un misero 37% di riciclo contro l'80% della carta, il 74% dell'acciaio, il 790% del vetro.
Ma il Conai introduce il termine “recupero complessivo” in cui vengono messi insieme i materiali riciclati con quelli avviati all'incenerimento.
Sobbalziamo increduli leggendo che la plastica risulta così “recuperata” al 73%.
Ma bruciare vuole dire forse recuperare?
Perché la provincia, il comune, la regione, non pubblicano i dati sui rifiuti del 2012 ?
Perché il Comune di San Giorgio e l'osservatorio provinciale rifiuti non ci tengono aggiornati in tempo reale sulle "performance" del sistema di gestione dei rifiuti?
Noi a questo punto chiediamo con fermezza che il Procuratore Generale della Magistratura contabile indaghi ed apra una inchiesta sul flop della tanto sbandierata raccolta differenziata a San Giorgio del Sannio e in ambito provinciale.
Chiediamo troppo? Le farse e gli illeciti comportano un danno notevole alla comunità sia come perdita di risorse finanziarie che di ricchezze patrimoniali ambientali.
Che si parta quindi dalle anomalie della raccolta differenziata a San Giorgio del Sannio per verificare se Polizia Municipale, Carabinieri, A.S.L. facciano i loro controlli e se le negligenze delle amministrazioni comunale e provinciale coinvolte portino oltre che un danno da disservizio anche un danno all'ambiente.
E i sangiorgesi non stiano a guardare ma denuncino se sono dei veri cittadini e non dei sudditi proni al volere di ladri che fanno pagare servizi inesistenti.
Ricordino e riflettano: i cittadini sono la vera opposizione, non quelli che che aspettano di diventare maggioranza al giro successivo.