domenica 18 novembre 2012

Imminente un ricorso alla Corte dei Conti per la "differenziata farsa" di San Giorgio del Sannio

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO CITTADINI PER LA TRASPARENZA E LA DEMOCRAZIA
San Giorgio del Sannio, 16/11/2012

Dopo le diffide all'amministrazione comunale a salvaguardare le tasche dei cittadini, e attraverso un'azione legale di rimborso dei cip6 illecitamente prelevati in bolletta elettrica, e attraverso la rideterminazione e l'incremento del canone di concessione per la distribuzione del gas ai sensi dell'art.46 bis della legge n.222 del 2007, Rosanna Carpentieri coordinatrice del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia rende noto che è imminente la preparazione e presentazione di un ricorso al Procuratore generale presso la Corte dei Conti contro sindaci ed assessori del comune di San Giorgio del Sannio ritenuti responsabili del danno erariale cagionato al comune  per il mancato raggiungimento, in relazione agli anni 2003-2010, delle percentuali di raccolta differenziata fissate dalla legislazione applicabile ratione temporis.

A San Giorgio del Sannio purtroppo non differenzia quasi nessuno e quei pochi che lo fanno correttamente si vedono aumentare (anzichè diminuire) dall'Ente la tarsu in maniera esorbitante.
Quasi tutta la spazzatura  è conferita 
indifferenziata al servizio raccolta (mai puntuale e assiduo e spesso incompetente nel riconoscimento dei materiali) dai sangiorgesi (imbecilli) nei sacchetti pubblicitari dell'iper mercato Barletta ! Vedasi video (http://www.youtube.com/watch?v=2FdKwDFk4OY) . 
Perchè il servizio raccolta li preleva visto che non trattasi dei sacchetti colorati distribuiti dal Comune ?
 

Il Comune di San Giorgio del Sannio è fuorilegge per due ordini di motivi eclatanti:
1°: non raggiunge i limiti di raccolta differenziata previsti dalla legge e il Sindaco Claudio Ricci e l'Assessore all'igiene Saccavino continuano ad omettere di assumere qualsivoglia iniziativa atta a ricondurre la gestione dei rifiuti nell'ambito della legge e a rispettare i limiti minimi di legge di raccolta differenziata;

2°:  continua ad applicare la "tassa" TARSU - che dal 2010 è divenuta illegittima e inapplicabile - anzichè la "tariffa" TIA.


Rende altresì noto che a Genova terminate le indagini  dei finanzieri della Sezione Accertamenti Danni Erariali del Nucleo di Polizia Tributaria , è arrivato finalmente il "tritacarne" per i politici collusi con le cosche che gestiscono i rifiuti (ecomafie). 
Proprio su REPUBBLICA DI OGGI le prime notizie: "Rifiuti, i sindaci pagano i danni !
Raccolta differenziata misera ? La Corte dei Conti chiede risarcimenti milionari. SINDACI, assessori e funzionari che non hanno fatto nulla per alzare la misera percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti, rischiano di tasca loro."
La notizia è importantissima in quanto non solo è stato contestato ai sindaci  il danno economico derivante da tributi e sanzioni per l'eccessivo conferimento in discarica, ma anche, ed è la prima volta in Italia, il danno ambientale.
A nulla sono valse le obiezioni difensive che anche gli amministratori sangiorgesi potrebbero in ipotesi di imminente ricorso, rispolverare, ma inutilmente :
la regolarità dell'appalto, la circostanza che la maggior parte dei comuni  locali siano fuorilegge, errata programmazione di Regione e Provincia, l'assenza di danno ambientale visto che la discarica è autorizzata, il costo maggiore della raccolta differenziata rispetto a quella indifferenziata (clamorosamente falso!) e addirittura..."lo scarso effetto  deterrente della cosiddetta ecotassa" (ossia l'addizionale del 20% per i rifiuti finiti in discarica «ove non siano conseguiti gli obiettivi minimi 
di raccolta differenziata previsti dalla legge» "PERCHE' TROPPO LIEVE" (sic!).
Sarebbe come sostenere  che se il ladro ruba è perché la pena per il furto è troppo bassa e dunque non sussiste la responsabilità del ladro.

Rosanna Carpentieri invita pertanto i cittadini sangiorgesi:
relativamente al punto 2 (illegittimità della TARSU applicata) a non pagare e ad impugnare 
eventuali tentativi di recupero da parte del Comune di San Giorgio mediante avvisi di 
accertamento e cartelle esattoriali per gli anni 2010 e 2011 ;
relativamente al punto 1, a DENUNCIARE OVUNQUE LE AMMINISTRAZIONI COLLUSE CON LE ECOMAFIE in quanto il procuratore della Corte dei Conti di Genova ha accolto l'impostazione secondo cui gli amministratori che non fanno la differenziata (anzi, peggio, la fanno "FINTA") oltre essere responsabili di danno erariale, sono, per la prima volta, responsabili di danno ambientale !!!! Questo significa poterli portare dentro un tribunale penale. 
Bisogna dunque diffondere quanto più possibile il principio sancito in ogni comune che come quello di San Giorgio del Sannio non raggiunge il traguardo del 65 % - VERIFICATO !!! - entro il prossimo 31/12/2012.
Rosanna Carpentieri
Leggi in proposito:
"...Sono almeno nove ANNI, non giorni…che la pattuglia degli amministratori sangiorgesi pagati dai cittadini (i sindaci Nardone e Ricci e l’immancabile Saccavino) sono inadempienti: conoscono il problema e se ne fregano altamente della salute pubblica producendo, CONSAPEVOLMENTE, un enorme danno ambientale!
Peccato per il sindaco Claudio Ricci: malgrado anche altrui responsabilità, sarà ricordato ai posteri come il primo sindaco cui viene addebitato il DANNO AMBIENTALE per il mancato raggiungimento della percentuale MINIMA prevista dalle norme.
E gli assessorati regionale e provinciale all’Ambiente cosa hanno fatto sinora?
I puttini incoscienti che scendono dalle nuvole?
Come se non conoscessimo il sistema mafioso dei rifiuti…" Continua su l'Informatore Sannita

 

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