sabato 7 luglio 2012

VERGOGNOSO IL SILENZIO SUL REFERENDUM ANTICASTA, IL SITO DEL COMUNE NON NE DA' IL MINIMO AVVISO

Cosa vi viene in mente se diciamo REFERENDUM ? Attimi di suspance...Niente per ora! E difatti, non c'è da meravigliarsi, visto che nessuno ( o quasi ), tranne qualche piccola voce "controcorrente" sul social network facebook, sta parlando dell'opportunità di tagliare gli stipendi d'oro dei parlamentari italiani. E' un vero e proprio scandalo che un'occasione così importante per cambiare le sorti dell' Italia non venga neanche citata dai maggiori canali informativi nazionali.

E questo già fa comprendere il viscido modo in cui nel nostro Malpaese tv, radio e giornali siano "pilotati" e "soggiogati" da una politica sporca e corrotta che decide, mazzette alla mano, quali informazioni siano meritevoli di passare al popolo e quali non conviene diffondere. E si badi che invece, in periodo elettorale, questi stessi parassiti sono capaci di bussare sino alla porta di casa vostra per garantirsi il voto di preferenza, mentre invece, quando si tratta di tutelare le tasche dei cittadini loro rappresentati, salvaguardando la situazione economico-finanziaria nazionale, nessuno sa niente e tutti restano in silenzio. Quindi innanzitutto, un piccolo elogio va a quei pochissimi giornalisti sparsi in tutta Italia, (ma a livello locale non ne abbiamo visto neanche il simulacro), i quali sfidando capo redattori schiavi dei politici papponi, conducono una sana e veritiera informazione, denunciando "magagne e misfatti" che troppo spesso restano dietro le quinte e non vengono raccontate alla cittadinanza, che senza di loro, resterebbe all' oscuro di tutto e “beota” fra le nuvole.

Dunque, dal 12 maggio fino al 26 Luglio, TUTTI gli italiani avranno tempo per recarsi al Comune e firmare a favore di un REFERENDUM abrogativo parziale sulla Legge per le Indennità Parlamentari. Bastano solo 500mila firme per richiedere il referendum, e una volta raggiunte toccherà a noi cittadini andare alle urne per decidere se i 5.000 euro mensili di indennità parlamentare potranno essere cancellati (tale importo netto scende a circa € 4.750 per i deputati che invece svolgono un'altra attività lavorativa). Nonostante la riduzione del 10% sia valida anche per il prossimo anno, i mega stipendi dei parlamentari sono un'offesa alla crisi e alla povertà che colpisce un numero sempre più elevato di cittadini.
Allora perché non abrogare l'art. 2 della legge 1261 del 1965 che disciplina le indennità spettanti ai membri del Parlamento? Forse non sapete che ogni parlamentare riceve una somma pari a 3.500 euro mensili solo per il soggiorno a Roma, anche quelli che a Roma sono residenti ?
Non è questo un vero e proprio furto a danno di noi contribuenti?
Ma la prima battaglia da vincere, prima ancora di firmare, è quella del silenzio.
Tale REFERENDUM è vergognosamente partito in sordina poichè ostacolato continuamente dai vertici di partito nazionali i quali, per ovvie ragioni di difesa dei privilegi castali, hanno cercato in tutti i modi di isolare e sopprimere l'iniziativa, facendo pressioni sui mass media affinchè non si sapesse nulla. Numerosi i tentativi di boicottaggio da parte di quelle testate giornalistiche che non permettono ai propri dipendenti di dare spazio all' evento poichè ricattati dai partiti di non ricevere più i finanziamenti pubblici alla stampa. 
L' aspetto più osceno è che a parte qualche sindaco eletto da liste civiche come il Movimento 5 Stelle, nessun politico ha ancora sottoscritto la petizione o rilasciato dichiarazioni favorevoli al progetto, nemmeno i leader di PD, SEL e IDV !
Alcuni Comuni poi, hanno cercato di raggirare artatamente quei pochi che sapevano, asserendo che gli uffici preposti non avevano ricevuto alcuna modulistica per la raccolta firme . Altri invece non hanno nemmeno riportato l'informazione sui siti istituzionali dell' Ente. 
E difatti, a mò di esempio, il sindaco Ricci di San Giorgio cosa ha fatto? Niente! E come potrebbe, si dirà? 
Potrebbe mai pubblicizzare una raccolta firme che diminuirebbe lo stipendio, sia pur minimamente, dei suoi colleghi (o del suo collega...) di Parlamento? Certo che NO!
Tuttavia questo progetto se realizzato riuscirebbe a far risparmiare agli italiani quasi 50.000 € annui per ogni parlamentare ovvero 500 milioni di euro per legislatura. Di certo ciò non abbatterà il debito pubblico ma questa iniziativa ha un forte significato politico: in tempi di crisi chi comanda deve dare l’esempio !
Dunque, c'è tempo solo fino al 26 luglio. Che aspettiamo? Andiamo tutti a firmare e facciamo girare il più possibile l'informazione!

domenica 10 giugno 2012

VERGOGNA!!! In consiglio comunale viene dichiarato pubblicamente che il Comune "E' OBBLIGATO A PROGRAMMARE L'IMU IN UN CONTESTO NAZIONALE": non e' vero!!!

VERGOGNA!!!
In consiglio comunale (07.06.2012) viene dichiarato pubblicamente che il Comune "E' OBBLIGATO A PROGRAMMARE L'IMU IN UN CONTESTO NAZIONALE": non e' vero!!!

 IL COMUNE HA FACOLTA'' , in base al decreto legge 221 del 6 dicembre 2011 art 13 comma 10,di disporre l’elevazione dell’importo della detrazione, fino a concorrenza dell’imposta dovuta, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio, VALE A DIRE CHE I COMUNI POSSONO, SE VOGLIONO, NON FAR PAGARE L'IMU SULLA PRIMA CASA!!! L'operazione è perfettamente legittima in quanto vengono applicate tutte le detrazioni consentite dalla legge portando a zero l'aliquota comunale e rinunciando a tutti i possibili incassi.

Da Il Vaglio del 07 giugno 2012
In Consiglio comunale sono passati i cinque punti aventi ad oggetto i regolamenti  comunali per la disciplina dell’Imu, spese di rappresentanza, alienazione, acquisto immobili, sponsorizzazioni e uso dei parcheggi pubblici. Bocciati i 13 emendamenti proposti da Carpenella e Castaldo
La maggioranza ha licenziato il Bilancio previsionale del Comune di San Giorgio del Sannio,  definito, dalla minoranza facente capo a ‘Nuova San Giorgio’, “ inattuale e privo di un piano di sviluppo territoriale”. Il sindaco, Claudio Ricci a tal riguardo ha eccepito chiedendosi se “l’opposizione vivesse in loco”.  Si è poi, complimentato con l’assessore al ramo, Gianni Zampetti,  “per aver svolto un ottimo lavoro”. E ha aggiunto: “Noi siamo tra i primi Comuni ad approvare lo strumento finanziario e sono state rispettate tutte le parti”.
In seguito, è stato ratificato il verbale del coordinamento dell’Ambito B6 dell’8 maggio scorso ed individuato il nuovo Comune capofila nell’Ente di San Martino Sannita. La sede ufficiale del Piano di Zona è il Comune di Ceppaloni  e il nuovo coordinatore è il segretario comunale di quest’ultimo. Infine, un delegato del Comune di Pago Veiano sarà il vicepresidente dell’Ambito.  Su proposta del sindaco Ricci sono state rinviate al prossimo Consiglio comunale – che si terrà a fine mese – le interrogazioni della minoranza.
Entrando nel vivo della discussione di questa mattina, riportiamo gli interventi dettagliati del sindaco,  assessori, capogruppo e degli esponenti delle minoranze.
Gianni Zampetti, assessore al Bilancio nella sua relazione ha fatto presente “la forte diminuzione dei trasferimenti  erariali e il necessario rispetto del patto di stabilità che  penalizzano la programmazione delle cose a farsi. Per far fronte a ciò, l’Ente è stato costretto a ritoccare delle tariffe, ma rimane invariata la Tarsu  che non include più la tassa provinciale. Ipotizzato l’aumento dell’Irpef, mentre l’Imu sulla prima casa rimarrà invariata. Si cercherà di recuperare sulle seconde case. Intanto continua il recupero delle evasioni.  Contiamo di riscattare da quest’azione 200mila euro. Tutto il lavoro viene fatto da un organico sottostimato, ma sempre pronto a profondere impegno anche nel caso della dichiarazione Imu che viene fatta al di fuori dell’orario di lavoro. E’ nostra intenzione istituire una carta per favorire i contribuenti nel pagamento  delle tasse comunali”.
Antonio Castaldo ‘Nuova San Giorgio’: “Bisogna fare un’attenta revisione della spesa e attivare dei piccoli progetti per dare vita a nuovi impulsi. Mi chiedo se stia davvero avvenendo la ricognizione del patrimonio  comunale per la sua valorizzazione, visto che ci proponete di approvare questo punto. A oggi vedo che la struttura dell’Area Fiera necessita di una rifunzionalizzazione ma quanto verrà a costare? Mancano gli spazi per le associazioni e un’aula multimediale. Maggiori attività ricreative e ludiche coinvolgendo la Pro-Loco e le altre associazioni del territorio. Irpef, aumento dello 0,6 %, si poteva risparmiare quest’altro aggravio sulle casse dei contribuenti. La kermesse musicale ‘Sannio in Folk’ venga rivalutata e istituito un osservatorio cittadino sulle Politiche sociali”. Sul punto relativo allo sviluppo economico Castaldo ha premesso “l’esigenza di un Piano Commerciale” e proposto l’attivazione di uno sportello lavoro per la raccolta delle informazioni e per la domanda delle offerte.
Maurizio Genito capogruppo di ‘Libera…mente’ “Sono d’accordo con Castaldo su quanto ha dichiarato e preciso che l’opposizione diventa costruttiva, come nel caso della redazione dei regolamenti, nella misura in cui le viene data l’occasione”.
Giovino Carpenella capogruppo ‘Nuova San Giorgio’: “Strumento finanziario che non tiene conto dei settori produttivi del nostro territorio e della norma”. E sugli emendamenti ha sostenuto: “Sono stati letti con superficialità”.
Giuseppe Saccavino, assessore all’Ambiente e al Commercio: “Preciso che con la Tarsu si è cercato di volare basso. In questo settore, ogni giorno, cambiano le cose visto che dipendiamo dalle piattaforme di sversamento”. L’annuncio fatto dall’assessore riguarda il recupero dei pannolini delle 95 famiglie del territorio aventi figli piccoli. A breve sarà fatta una campagna di sensibilizzazione per spiegare come aderire alla iniziativa. In vista anche il recupero di vestiti, scarpe e borse con l’installazione di cassonetti nell’ambito di aree private. Entrambi a costo zero per l’Ente. “Le due azioni che a breve verranno attivate, saranno in grado di far aumentare la percentuale di raccolta differenziata”.
L’assessore alla Viabilità Felice Barricella:  “Siamo obbligati a programmare l’Imu  in un contesto nazionale. Il Governo si è riservato di decidere dandosi tempo fino al 10 di dicembre.  A oggi il Governo ci sta studiando. Intanto, si terrà conto di chi fitterà la seconda casa con adeguate registrazioni”.  Sui parcheggi  ha precisato: “Su di un’area di 600 metri di stallo, a pagamento saranno previsti solo il 45% della stessa. E’ anche un modo per regolamentare il traffico”.
Vincenzo Boniello capogruppo di maggioranza: “Uscito dall’Ambito B6, il nostro Ente ha riattivato il centro sociale polifunzionale a garanzia di quei servizi che non possono essere sospesi per coloro che ne hanno bisogno. A breve sarà resa attiva la Consulta della Famiglia per una forma di monitoraggio delle esigenze delle fasce deboli”.       
Sindaco Claudio Ricci “L’Area Fiera sarà fittata negli spazi sottostanti, altro non si può fare. Chiunque sia venuto per visionarla non ha reputato opportuno fare questo investimento. E poi noi facciamo una fiera campionaria tutti i martedì,(mercato rionale n.d.r.) non vedo perché aspettare un anno  per farla. Per quanto attiene agli spettacoli la programmazione è vasta e varia, dal primo gennaio al 31 dicembre. Sui parcheggi dico che ovunque ve ne sono a pagamento. E’ una formula per disciplinare il traffico e incentivare il commercio. Basta con la sosta selvaggia. In merito ai gazebo presenti sull’area comunale tengo a dire che sono un modo per incentivare il commercio, la Tosap è regolarmente pagata da tutti ed infine rendono più accogliente la città”.


lunedì 28 maggio 2012

Osservazioni, istanze, richieste a seguito del Consiglio Comunale del 27.04.2012 . Censimento patrimonio edilizio esistente. IMU sulla prima casa.

Ad integrazione della nostra precedente del 25 maggio c. a., inviamo all’attenzione dell’Amministrazione Comunale le seguenti ulteriori osservazioni e proposte.

§1. CENSIMENTO PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE E STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO
Ci permettiamo di suggerire un’ulteriore azione, sollecitata da una parte della minoranza consiliare nell’ultimo consiglio comunale, ma già giacente come invito del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, in chissà quale cassetto di chissà quale ufficio del Comune di San Giorgio: si tratta del CENSIMENTO NON DEGLI IMMOBILI AFFITTATI E IN CUI SOTTO PRESTANOME SI PRATICHEREBBERO ATTIVITA' ILLECITE (per cui vanno intensificati  i controlli dell'Autorità Di Pubblica Sicurezza),MA SOPRATTUTTO DEL CENSIMENTO DEGLI IMMOBILI SFITTI ESISTENTI SUL TERRITORIO COMUNALE.
Ci risulta, dal momento che il nostro Forum Civico ha costituito un Comitato Locale del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, che al Comune di San Giorgio del Sannio sia stata già da tempo inviata la scheda (elaborata da amministratori, architetti, urbanisti e professionisti del settore) che l’ente locale è chiamato a compilare entro 6 mesi, al fine di fornire dati utili per l’elaborazione di una proposta di legge d’iniziativa popolare per assicurarsi che il metodo di pianificazione del territorio individuato dal Forum diventi un criterio unico da adottare in tutti i comuni italiani.
E’ questa un’occasione importante offertaci dal Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, dal momento che costituisce il primo e fondamentale passo per scongiurare piani urbanistici lontani dai bisogni effettivi delle comunità locali, che prevedano sviluppi edilizi inutili,  eccessivi, per meri fini speculativi e di  consumo di suolo, data l’ampia disponibilità di edifici già esistenti e per un’urbanistica a crescita zero.
San Giorgio del Sannio, non ha sicuramente bisogno della costruzione di altri edifici né in centro né in periferia, nè a maggior ragione di scempiare suolo fertile e produttivo della contrada di San Giovanni, ha bisogno bensì di un’attenta e scrupolosa analisi dell’esistente e di una programmazione territoriale intelligente e realmente basata sugli effettivi bisogni della comunità.

§2. IMU SULLA PRIMA CASA
Infine, un ‘ultima proposta, ultima in ordine di elenco ma non d’importanza, vista la crisi economica che ci attanaglia: SCHIERARSI A FAVORE DI UNA RIELABORAZIONE E MODIFICA IMMEDIATA DELL’IMU, tassa che, così come è stata pensata, è a forte rischio di incostituzionalità e non porterà alcun vantaggio economico nelle casse comunali.
Tale osservazione si basa sul contrasto dell’IMU con gli articoli 47 e 53 della Costituzione: il primo dove si afferma che la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; il secondo quando stabilisce che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Nonché con l’art. 23, così come osservato dall’ufficio studi di Montecitorio, secondo cui «nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge».
Il sistema per il pagamento dell’IMU, invece, rinvia a un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (che palazzo Chigi dovrà emanare entro il 10 dicembre) la modifica definitiva delle aliquote e delle detrazioni sull’abitazione principale. E lo stesso dicasi per i fabbricati rurali e i terreni, per i quali le modifiche introdotte dalle commissioni bilancio e finanze del Senato e confluite nel maxiemendamento prevedono che sempre con dpcm vengano fissate le aliquote in modo da garantire che il gettito complessivo dell’IMU rurale non superi per il 2012 le stime del Ministero dell’Economia.           
Nel frattempo i Comuni in vista dell’approvazione dei bilanci da chiudere entro il 30 giugno iscriveranno nei preventivi le entrate da IMU sulla base degli importi predeterminati dal Ministero dell’Economia per ciascun ente attraverso il meccanismo contabile dell’ «accertamento convenzionale».
Entro il 30 settembre i sindaci, sulla base dei primi dati di gettito che inizieranno ad affluire a fine luglio, potranno modificare aliquote e detrazioni. Infine, entro il 10 dicembre, con uno o più dpcm su proposta del Ministero dell’Economia, il governo provvederà a ritoccare le aliquote e le detrazioni oggi stabilite per l’abitazione principale (200 euro più 50 euro per ogni figlio di età non superiore a 26 anni, fino a un massimo di 600 euro complessivi di detrazione). La revisione è finalizzata ad assicurare l’ammontare del gettito complessivo previsto per il 2012.
Ma anche in questo caso valgono gli stessi rilievi visti prima: una prestazione patrimoniale non può essere imposta con dpcm. E la necessità di tenere aperta una seconda chance una volta determinato il reale gettito dell’IMU non costituisce una valida ragione per demandare a una fonte di rango secondario (o «subprimario») la fissazione delle aliquote definitive. Tanto più che, osserva l’ufficio studi di Montecitorio, il decreto Salva-Italia «non aveva esplicitamente quantificato il gettito atteso dalla norma, che trova la propria quantificazione nella sola relazione tecnica».
L’IMU, inoltre, così come osservato dall’ANCI (che evidenzierà tutta la sua contrarietà alla tassa con una campagna di mobilitazione dei sindaci che durerà fino al 24 maggio) non è dei comuni, e fa sì che i cittadini siano più tassati e i comuni più poveri.
Dati alla mano, infatti, l’Anci, in una conferenza stampa tenutasi a Roma nei giorni scorsi ha dimostrato come l’IMU sia molto più onerosa per gli italiani e che, rispetto alla vecchia ICI, i comuni perdono, con l’IMU, circa il 30% delle loro entrate. Nel 2011, infatti, l’ICI ha pesato sui contribuenti per 9,2 miliardi; l’IMU quest’anno dovrebbe portare 21,4 miliardi di entrate (una cifra sovrastimata, secondo l’Anci). In pratica, le imposte sulla casa nel 2012 aumenteranno, per i cittadini, del 133%. Per quanto riguarda invece i comuni, con l’introduzione dell’IMU, questi dovrebbero ricevere 3,2 miliardi, ma a causa dei tagli previsti, pari a 5,7 miliardi, i comuni perderanno 2,5 miliardi dunque il 27% della vecchia Ici. 
E’ necessario, se non indispensabile, quindi, che gli Enti Locali chiedano modifiche immediate all’IMU, in modo che diventi per davvero una tassa municipale. Si potrebbe, ad esempio, rinunciare a tutti i trasferimenti statali in modo proporzionale alle entrate dell’IMU, a patto, però, che queste entrate rimangano per intero sui territori: i cittadini, infatti, hanno diritto di poter vedere in modo oggettivo che fine fanno le loro tasse e su come si spendono i soldi ricavati dalle tasse gli amministratori devono essere giudicati. 
Questo in via generale.
In via particolare e specifica sulla "prima casa", non possiamo sottacere il fatto emergente dal pur inadeguato dato normativo che in base al decreto legge 221 del 6 dicembre 2011 i comuni possono disporre l’elevazione dell’importo della detrazione, fino a concorrenza dell’imposta dovuta, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio :VALE A DIRE CHE I COMUNI POSSONO, ... SE VOGLIONO... NON FAR PAGARE L'IMU SULLA PRIMA CASA!!!
Fondamentale è l'art. 13 del decreto che al comma  10 stabilisce a lettere cubitali che: "I comuni possono disporre l’elevazione dell’importo della detrazione, fino a concorrenza dell’imposta dovuta, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio. 
QUESTO E' IL PUNTO FONDAMENTALE: FINO A CONCORRENZA DELL'IMPOSTA DOVUTA !
Ne consegue che il Comune di San Giorgio del Sannio può se vuole, conformemente alle nostre richieste, non far pagare l'IMU sulla prima casa che è un diritto inalienabile della persona così come sancita dall'art.....della Costituzione.
Diverso il discorso per le seconde, le terze o le quarte case o quelle "a insaputa" che però riguardano esponenti della casta e non comuni mortali !

Diffidiamo dunque  il Comune di San Giorgio del Sannio a non applicare l’Imu sulla prima casa e a chiedere a gran voce una rimodulazione per quanto riguarda tutti gli altri obiettivi di una tassa ingiusta ed iniqua”. Chiediamo che si convochi apposito consiglio che decida all’unanimità - quale organo elettivo e non corporazione di nominati -insieme ai consiglieri di maggioranza e opposizione, di “ignorare” la tanto criticata batosta voluta dal governo Monti.
Basterebbe rendersi conto che tutto ciò è un “Doveroso atto di disobbedienza civile. e una doverosa astensione dall'essere il complice braccio armato di chi  induce al suicidio.

Con la più ampia riserva.

Per il MoVimento Verso San Giorgio a cinque stelle
Rosanna Carpentieri, Francesca Maio, Elvira Santaniello

lunedì 30 aprile 2012

Osservazioni, istanze, richieste a seguito del Consiglio Comunale del 27.04.2012

L'atteggiamento è quello consueto di chi è abituato a governare senza tenere in conto la volontà dei cittadini !
Ecco cosa risponde il MoVimento Verso San Giorgio cinquestelle  alla civica assise, elettiva e deputata a rappresentare i cittadini sovrani ex art. 1 della Costituzione.






Al Sindaco di San Giorgio del Sannio
Claudio Ricci

Ai gruppi di opposizione consiliare
"Nuova San Giorgio" e "Libera....mente"

Al Presidente del Consiglio Comunale

Oggetto: Osservazioni, istanze, richieste a seguito del Consiglio Comunale del 27.04.2012


Dal resoconto redatto da Francesca Maio di Cittadini in MoVimento e dalle nostre video riprese del Consiglio Comunale di San Giorgio del Sannio, tenutosi il 27 aprile alle 09.30, emerge chiaramente un dato inconfutabile: il Comune di San Giorgio del Sannio ha un bilancio consuntivo per il 2011 che chiude in positivo, con un avanzo di gestione di 589.000 euro.

E questa, vista la crisi economica, non è cosa da poco.

Tuttavia, pur non entrando nel merito delle cifre, perché non siamo economisti e non vogliamo parlare di cose non di nostra competenza diretta, tuttavia, una riflessione è doveroso farla: se in genere, un’azienda che chiude un anno in attivo si preoccupa principalmente di fare in modo che almeno una parte dell’attivo venga reinvestito per creare nuove occasioni di lavoro, per migliorare e potenziare la crescita dell’azienda stessa, ecc., anche un Ente Locale, se si propone di crescere, migliorare la qualità della vita dei propri cittadini, potenziare i servizi, risolvere i problemi della comunità, dovrebbe fare praticamente lo stesso: reinvestire per crescere.

E questo nell’ultimo anno tutto questo non è accaduto, anzi la qualità dei servizi offerti alla comunità in tema di buoni libro , di assistenza ad anziani e disabili, di welfare, di assistenza alle famiglie meno abbienti, di incentivi alla raccolta differenziata, etc. etc.è al limite della sufficienza.

Ora, visto che una grande parte della entrate di un ente locale deriva dalle entrate tributarie, entrate che nel corse di tre anni, dal 2009 al 2011 sono aumentate sino a toccare la cifra dei 4 milioni di euro circa, visto che le entrate tributarie sono praticamente costituite dalle tasse che paghiamo noi cittadini e visto soprattutto che il Comune di San Giorgio del Sannio all’art 9 comma 1 dello Statuto Comunale parla proprio della partecipazione dei cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del proprio territorio, sarebbe auspicabile che le risorse della comunità, così come le priorità di spesa, vengano gestite dalla comunità.

In questa ottica, quindi, diventa fondamentale il coinvolgimento dei cittadini non solo nel momento in cui è necessario recuperare risorse attraverso tasse e tributi ma anche e soprattutto nel processo di costruzione del bilancio di previsione.

Ecco, quindi, che proponiamo all’Amministrazione Comunale sangiorgese l'adozione del bilancio partecipativo, ovvero di un processo decisionale che consiste in un'apertura della macchina istituzionale alla partecipazione diretta ed effettiva della popolazione nell'assunzione di decisioni sugli obiettivi e sulla distribuzione degli investimenti pubblici e che, già attivo in tanti Comuni italiani (esemplare è il caso di Grottammare – AP), è stato definito dall’ONU e dalla Banca Mondiale come “strumento efficace di gestione pubblica”.

La nostra proposta è quella di applicare il bilancio partecipativo a tutte le materie di competenza comunale che prevedano la possibilità di investire risorse umane e finanziarie, considerato che ogni intervento va ad influire direttamente sulla vita dei cittadini.

Le regole che andrebbero a definire l'applicazione del bilancio partecipativo nel comune di San Giorgio del Sannio dovrebbero far riferimento ai seguenti cinque criteri:

1. la dimensione contabile - finanziaria deve essere esplicitamente discussa

2. l'intero territorio comunale deve essere coinvolto nel processo consultivo e deliberativo

3. il processo deve reiterarsi nel tempo secondo un ciclo di incontri prefissati.

4. il processo deve includere forme di deliberazione pubblica

5. deve essere fatta la rendicontazione finale dei risultati raggiunti

Qualcuno, sicuramente, ci dirà che questa è una cosa facile a dirsi ma ben più difficile da realizzare nei fatti, anche per il possibile appesantimento del già lento iter amministrativo di approvazione del Bilancio di Previsione annuale del comune.

Tuttavia, riteniamo opportuno che, come minimo, l’Amministrazione Comunale consulti obbligatoriamente, prima della stesura e dell'approvazione del Bilancio di Previsione, le varie figure della comunità attraverso le consulte territoriali (individuate con la suddivisione del paese in rioni o contrade in cui la popolazione di ciascuna contrada è invitata a precisare i suoi bisogni e a stabilire delle priorità in vari campi o settori) e tematiche (individuate su base tematica attraverso il coinvolgimento di categorie professionali o lavorative, sindacati, imprenditori, commercianti, studenti, disoccupati, etc.).

[PER COMPRENDERE MEGLIO COS’è IL BILANCIO PARTECIPATIVO E COME FUNZIONA SI Può CONSULTARE, A TITOLO ESEMPLIFICATIVO IL REGOLAMENTO DEL BILANCIO PARTECIPATIVO DEL COMUNE DI CARDANO AL CAMPO (VA) https://docs.google.com/file/d/1gODv4WBhBiP33i3vXZmhnxewcPiWt1oAGLiQSJoxymh6wRc3zJ1tK13Hly3N/edit?hl=it ]

Proponiamo, inoltre, nell'ambito di una più generale disciplina attuativa con adozione di appositi regolamenti per il referendum propositivo ed abrogativo, quale essenziale strumento di democrazia partecipativa - non ancora (e quando?) previsto dallo Statuto Comunale-, l'Introduzione del referendum finanziario senza quorum per investimenti superiori al milione di euro o di palese rilevanza sociale e ambientale: questo significa che il Comune dovrà obbligatoriamente interpellare la cittadinanza per l'approvazione di spese che superano questa soglia economica o che hanno le caratteristiche sopra citate.

Anche su questo strumento di partecipazione dei cittadini ci saranno, sicuramente, molti scettici.

Tuttavia, ricordiamo a quanti fossero scettici e poco inclini alla partecipazione dei cittadini alle decisioni, anche economiche, della comunità, che tale strumento fu proposto per la prima volta già nel 1898 da uno dei massimi economisti italiani, Antonio De Viti De Marco, propugnatore, già all’indomani dell’Unità d’Italia, del decentramento amministrativo e fiscale quale secolare soluzione alla questione meridionale.

De Viti De Marco, infatti, proponeva l´introduzione di referendum finanziari per mettere fine alla finanza pubblica “allegra”, causata soprattutto da categorie e da classi sociali parassitarie e dedite già allora alla redistribuzione dal basso verso l´alto e affermava che il sindacato finanziario deve essere esercitato in ultima analisi dal contribuente e da nessuno che si interponga fra il contribuente e l´amministrazione.

E ancora, per chi non vuol andare così indietro nella storia, basta vedere come la Svizzera, grazie all’applicazione dei referendum confermativo, propositivo e finanziario, sia diventata uno dei paesi con minor indebitamento pubblico, con un livello impositivo più basso, con una maggior efficienza dell’amministrazione pubblica e stabilità dell’economia.

Ci sono tutta una serie di ricerche non solo in Svizzera, ma anche in California e altri stati federati degli USA che comprovano questa dinamica: dove funzionano bene i meccanismi di democrazia diretta ci sono:

* meno spese pro capite per l’amministrazione pubblica e un livello contributivo minore

* una distribuzione dei redditi più equa

* più responsabilità dei cittadini per il fisco.

In effetti, si registra anche un effetto positivo nella lotta contro l’evasione fiscale. Nei Cantoni dove più si vota su questioni fiscali l’evasione risulta più bassa. Ciò si verifica a causa di un semplice legame: più contenti i cittadini sono con l’amministrazione pubblica, anche perché direttamente coinvolti nelle scelte, più disposti sono a pagare le imposte dovute. Più possono influire direttamente sulle spese e sul modo in cui vengono prodotti i servizi pubblici, più si sentono corresponsabili. Più i cittadini possono controllare la spesa pubblica, più si rafforza la loro disponibilità di sostenere lo sforzo fiscale.

Un circolo semplice e virtuoso.

Perché non applicarlo anche a San Giorgio del Sannio?

Perché correre il rischio di investimenti sbagliati e non produttivi per la comunità, quale ad es. quello del depuratore in zona Gianguarriello?

Ricordiamo, infatti, ove ce ne fosse ancora bisogno, non solo che, relativamente al depuratore di Gianguarriello, l’ex sindaco Giorgio Nardone è stato indagato dalla Procura della Repubblica di Benevento per avere inquinato il Torrente Mele e per avere, a distanza di mesi dall'accertamento dell'inquinamento, omesso di adottare provvedimenti tempestivi, ma anche che la proroga della convenzione con l’Alto Calore s.p.a (scaduta il 30.06.2011) per la gestione dell’impianto ha comportato per l’ente una spesa di 68.000,00 euro annue e che l’accesso ad un bando di finanziamento di 1.394.434 euro per il potenziamento dell’impianto è stato prima dichiarato irregolare e poi non più concretizzato, preferendo, non si capisce bene per quale motivo, non accedere alle risorse piuttosto che rifare il bando.

Non possiamo esserne certi, ma possiamo ragionevolmente pensare che un referendum cittadino sulla gestione del depuratore, sulle spese aggiuntive, a dire il vero piuttosto onerose

per le casse comunali, che il suo malfunzionamento stava determinando e sull’opportunità di seguire procedure opportune e rientranti nei termini di legge per accedere ai finanziamenti relativi al potenziamento dell’impianto, avrebbe potuto esiti diversi dalla linea seguita dall’amministrazione comunale.

25 maggio 2012

Per Cittadini in MoVimento - Verso San Giorgio a cinque Stelle


Rosanna Carpentieri, Francesca Maio, Elvira Santaniello













sabato 28 aprile 2012

Consiglio Comunale del 27.04.2012


Un consiglio convocato dopo CINQUE mesi dall'ultimo (datato 29 novembre dello scorso anno) e senza dare informazione alla cittadinanza, come, invece, è previsto dal Testo Unico degli Enti Locali e dallo stesso Regolamento del Consiglio comunale .
Un consiglio convocato all'impossibile orario delle h 09.30 del mattino, venendo meno alle indicazioni date dal consiglio stesso per convocazioni in orario pomeridiano.
Un consiglio comunale ridicolo, che non rispetta la trasparenza amministrativa e che, relegando all'ultimo punto dell'ordine del giorno le interrogazioni e le interpellanze, di fatto impedisce alla minoranza quel minimo di opposizione che ad essa spetta per ruolo istituzionale...


Sintesi del Consiglio Comunale del 27.04.2012
ORDINE DEL GIORNO
Esame ed approvazione del conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2011;
Esame ed approvazione regolamento comunale di disciplina del rilascio delle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue ex L. R. 4/2001;
Azione di protesta e voti a Poste Italiane S.P.A. per soluzione al grave disservizio a causa del ritardo nella consegna della corrispondenza a San Giorgio del Sannio e per chiusura dello sportello postale in località San Giovanni del comune;
Interrogazioni, interpellanze e mozioni.


In data odierna alle 9:30 si è tenuto il consiglio comunale di San Giorgio del Sannio. Inizia l’assessore alle finanze Zampetti spiegando il bilancio consuntivo. Spiega che il problema dell’ente è la liquidità, occorre contrastare l’evasione, equità tra i cittadini, tutti devono pagare le tasse. "L’amministrazione deve affrontare ogni giorno situazioni drammatiche dei cittadini, purtroppo i tempi sono duri per tutti. L’ente non è deficitario ed è molto attento alla spese pubblica. L’incidenza del costo del personale è molto basso, ciò significa che il personale non è sufficiente ma nonostante ciò i servizi sono ottimi. L’ente potenzierà i servizi on line, ci saranno maggiori controlli sulla rivalutazione dei terreni. "
Il resoconto dell’assessore alle Finanze Zampetti viene contestato dai consiglieri di opposizione in primis Castaldo di "Nuova San Giorgio"; pertanto l’opposizione vota sfavorevole al bilancio consuntivo.
Il consigliere Genito interviene invitando la maggioranza a chiedere la collaborazione dell’opposizione. Propone il censimento degli appartamenti sfitti per due motivi: il primo economico, il secondo di vigilanza.
In alcuni appartamenti affittati non si sa che tipo di attività si esercita, potrebbe anche non essere legale.
Avrebbe saputo che in uno affittato ad una persona fisica non è in realtà occupato da quella persona ma ci sono più di dieci badanti che pare facciano anche attività finalizzate latu sensu al "benessere fisico maschile"...   Continua sostenendo la necessità di un maggiore decoro urbano, soprattutto per i palazzi storici e le strade che vengono aggiustate o sotto le elezioni o in occasione del giro d’Italia.
Successivamente interviene il consigliere dell’opposizione Carpenella che contesta l’operato dell’amministrazione che continua a mettere le mani nelle tasche dei cittadini senza offrire servizi.
Occorre una maggiore oculatezza nei processi di spesa, ad esempio la notte bianca richiede una spesa notevole per le casse ma nessun spiega il rientro economico.
Concorda con Genito per una maggiore collaborazione tra la maggioranza e l’opposizione, ad esempio sarebbe stato gradito un dialogo con l’opposizione per il giro d’Italia.
Inoltre denuncia il finanziamento di un milione e mezzo di euro che l’ente ha perso relativo al depuratore per l’incapacità di qualche amministratore di non saper dire di no ai ricatti di qualche tecnico che la faceva da padrone negli uffici comunali, non solo ma l’operato dell’amministrazione è stato oggetto di denuncia alla Magistratura e di richiamo dall’autorità di vigilanza.
E qui si è accesa una disputa tra Carpenella, l’assessore Zampetti e il sindaco.
Sono poi intervenuti dei cittadini sulla questione dell’ente posta, soprattutto relativo alla chiusura dello sportello di Contrada San Giovanni.
Interviene il sindaco Ricci coprendo la voce del consigliere Genito. Pertanto Genito si lamenta dell’arroganza di Ricci il quale risponde con un aggettivo offensivo nei confronti del consigliere. Il presidente chiama all’ordine.
Il sindaco spiega ai concittadini che purtroppo l’ente poste è privatizzato pertanto ragiona da impresa guardando solo i profitti. In tutti i modi occorre organizzare un’efficace protesta non solo contro la chiusura dello sportello di San Giacomo ma anche per i disservizi recati a tutti i cittadini sangiorgesi. Si vota all’unanimità la proposta di una protesta.
L’esame ed approvazione regolamento comunale di disciplina del rilascio delle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue ex L. R. 4/2001 viene votato ad unanimità.
Iniziano le interrogazioni soprattutto della lista Nuova San Giorgio. Le interrogazioni riguardano il depuratore Gianguarriello già richiamato da Nuova San Giorgio nelle motivazioni di voto contrario al bilancio consuntivo, l’entità dei contenziosi e i disagi neve. 
Risposte che non sempre sono state date e che non hanno soddisfatto i consiglieri di opposizione e neppure noi cittadini.

PRIMO PUNTO ALL'O.D.G.: BILANCIO CONSUNTIVO. PARLA L'ASSESSORE ALLE FINANZE



REPLICA DEL CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE CASTALDO
(A fronte delle imposte richieste non corrispondono maggiori servizi per i cittadini.)



VOTO SFAVOREVOLE DI NUOVA SAN GIORGIO SUL BILANCIO CONSUNTIVO





VOTO SFAVOREVOLE DI LIBERA...MENTE SUL BILANCIO CONSUNTIVO




AVANZO DI AMMINISTRAZIONE E QUESTIONE DEL FINANZIAMENTO PER IL DEPURATORE ANDATO PERDUTO NEL 2008 PER MOTIVI DI ESTREMA GRAVITA' ED OGGETTO DI DENUNCIA.
(La discussione si accende; immediato l'intervento del consigliere di opposizione Carpenella sulla perdita di un cospicuo finanziamento per il depuratore a causa del cedimento dell'amministrazione a ricatti esterni da parte di qualcuno che avrebbe detto: "O io o niente !"
"Quale sarebbe infatti il ragionevole motivo di un bando di gara per il finanziamento di un milione e mezzo di euro, della sua successiva revoca in autotutela per omesso rispetto della normativa e dell'omessa riproposizione dello stesso ?
Se ora crolla il costone del depuratore è perchè probabilmente l'incarico e la conduzione dei lavori sono stati conferiti ad un architetto e non ad un ingegnere !"
Risponde accesamente ed in maniera scomposta il sindaco facendosi forte dei risultati nulli della denuncia alla Procura della Repubblica e all'autorità di vigilanza inoltrata da Carpenella.
"Quali sono stati i risultati della Procura? "- tuona il sindaco Ricci - "Zero! Dunque, la denuncia era infondata ..."

Richiamo all'ordine non molto obiettivo ed imparziale del presidente del Consiglio, orientato alla difesa di fatto e all'invito ad "apprezzare" l'azione di governo della maggioranza, malgrado la dichiarazione d'intenti di "non entrare nel merito".)




IL SINDACO NON ACCETTA CRITICHE.A GENITO: "VAI VIA BUFFONE !"
CHIUSURA UFFICIO POSTE DI CONTRADA SAN GIOVANNI.

San Giorgio del Sannio. La denuncia del Movimento Cinque Stelle:Mancata pubblicizzazione del Consiglio Comunale

Comunicato stampa del 26.04.2012
“Stamattina, per puro caso, e ribadiamo per puro caso, abbiamo appreso, da un solo quotidiano, che il giorno 27 aprile è in programma il consiglio comunale. L’ordine del giorno, la sede e l’ora non sono stati resi noti. Solo una visita diretta al Comune da parte di rappresentanti del MoVimento ha consentito di appurare che il consiglio si tiene domani alle ore 9,30 nella sede di Via Mazzini e che all’ordine del giorno sono i seguenti punti:
Esame ed approvazione del conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2011;
Esame ed approvazione regolamento comunale di disciplina del rilascio delle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue ex L. R. 4/2001;
Azione di protesta a Poste Italiane S.P.A. per soluzione al grave disservizio a causa del ritardo nella consegna della corrispondenza a San Giorgio del Sannio e per chiusura dello sportello postale in località San Giovanni del comune; Interrogazioni, interpellanze e mozioni.
La campagna elettorale delle scorse amministrative aveva come cavallo di battaglia la partecipazione e la trasparenza.
Questo che denunciamo è un tipico esempio di come le promesse in campagna elettorale sono solo mere parole al vento, come i comunicati altisonanti e ipocriti in occasione del 25 aprile.
La cittadinanza non è stata avvisata del consiglio comunale a farsi , come mai? Il regolamento comunale parla chiaro : precisamente il capo II , art 9 stabilisce che “copia della convocazione e dell’ordine del giorno viene affissa negli esercizi pubblici e nelle bacheche in disponibilità del comune e consegnata agli organi di stampa locali. La cittadinanza sarà avvertita a mezzo di appositi manifesti”.
Abbiamo reclamato verso le ore 13 di stamane al segretario generale le omesse affissioni e l’omessa pubblicazione sia all’albo pretorio cartaceo che su quello on line. Abbiamo ricevuto come risposta che l’attacchino è in lutto e che in breve comparirà sul sito. Ci dispiace per la perdita che ha colpito l’attacchino ma anche lo scorso consiglio comunale del 28/11/2011 non è stato comunicato alla cittadinanza, come mai ?
E se i sangiorgesi hanno potuto sapere ciò che si è deciso durante lo scorso consiglio comunale è solo grazie alla presenza e alla telecamera del MoVimento Verso San Giorgio a cinque stelle .
Un altro elemento che cozza con la partecipazione e trasparenza è l’orario prescelto: il consiglio comunale si terrà, come negli anni passati dell’arcinota amministrazione Nardone, alle 9:30. Ebbene, la maggior parte dei concittadini, anche qualora fossero avvisati per tempo e non qualche ora prima , non potrebbero comunque partecipare, perché la gente comune, com’è ovvio, a quell’ora normalmente lavora.
Diffidiamo l’amministrazione comunale a rispettare -per le prossime riunioni della civica assise- quanto previsto dalla legge 267/2000 e quanto stabilito dal regolamento circa la pubblicazione del consiglio comunale o saremo costretti a denunciarla agli organi competenti. I consigli comunali non possono essere degradati a riunioni salottiere e private di notabili tra cappuccini e brioches!
Inoltre consigliamo all’opposizione – omertosa e connivente – di iniziare a fare l’opposizione seria e di denunciare questi ed altri abusi o saremo costretti a pensare che sia una finta opposizione !
Le omesse affissioni e l’omessa pubblicazione sia sull’albo pretorio cartaceo che su quello on line, in tempi e modi congrui, ragionevoli, tali da rendere effettivo il diritto alla informazione e alla partecipazione, concretano palesi violazioni di legge, reiterate purtroppo.
Questi mezzucci si autoqualificano e non ci spaventano. Noi ci saremo ed invitiamo i cittadini a partecipare e gli impossibilitati a seguire la nostra ripresa audio-visiva della seduta.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi nemmeno!”

Per il MoVimento Verso San Giorgio a Cinque Stelle
Rosanna Carpentieri – Francesca Maio- Elvira Santaniello

LA PROTESTA DEL COMITATO CITTADINI PER LA TRASPARENZA E LA DEMOCRAZIA
26 aprile 2012

Fatti, non parole Sindaco Ricci !
Noi legittimamente dubitiamo che la democrazia, la libertà, la trasparenza e la partecipazione facciano parte della sua religione civile, se appena il giorno successivo alla “ricorrenza” ed al dispendio dei suoi paroloni di circostanza, ha omesso il benchè minimo avviso alla cittadinanza, mediante l’affissione di manifesti, del consiglio comunale che si terrà domani, in Via Mazzini, al regressivo ed impossibile orario delle h 9,30.
Ritorniamo al consiglio salottiero tra cappuccini e brioches? 
Perchè non c’è uno straccio di manifesto in paese, nonostante la normativa in materia?
Le interessa solo la “partecipazione” pecoreccia e gregaria della comunità agli eventi ludici e spesso di pessimo gusto organizzati dalla sua amministrazione, ma mai quella vera, quella alla vita civile di questo paese?
State pericolosamente svilendo, nella prassi quotidiana, al di là di altisonanti comunicati cui non crede più nessuno, la Costituzione e l’antifascismo.


Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia


venerdì 27 aprile 2012

Le sedute di Consiglio comunale di San Giorgio del Sannio sbarcano su You Tube



Le sedute di Consiglio comunale di San Giorgio del Sannio sono finalmente giunte su You Tube a disposizione di tutti i cittadini impossibilitati a parteciparvi e degli organi di informazione. Lo ha riproposto a ottobre 2011(dopo una iniziale istanza risalente al 2009) Rosanna Carpentieri, coordinatrice del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia, che ha spiegato:
"Come preannunciato nella conferenza stampa di presentazione del MoVimento Cittadini verso San
Giorgio cinque stelle, inizia l'operazione "fiato sul collo", nell'esercizio del diritto costituzionalmente garantito di  fare informazione e di riprendere e diffondere i contenuti dei consigli comunali e le sedute delle commissioni consiliari del comune di San Giorgio del Sannio che sono pubbliche e devono essere fruibili attraverso YouTube o altri new media da tutti i cittadini, anche quelli non presenti impossibilitati a partecipare alle sedute per gli orari mattinieri prescelti come schiaffi alla democrazia e alla partecipazione.

Vogliamo così offrire un servizio democratico per la trasparenza dell'azione amministrativa e la
conoscenza delle decisioni che ci riguardano come cittadini del nostro territorio comunale.

L'informazione è un servizio pubblico ed un bene comune inalienabile. Il dibattito comunale è
pubblico. Le decisioni che si prendono sono pubbliche e riguardano l'intera collettività. I sindaci e gli assessori che vietano le riprese in aula hanno pertanto un feudale e incostituzionale concetto privatistico della politica che va stigmatizzato con forza e, nel caso ciò dovesse accadere a San Giorgio del Sannio non esiteremo a denunciare costoro alla Magistratura".
Rosanna Carpentieri
Coordinatrice Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia, cofondatrice di
Cittadini in MoVimento verso San Giorgio a 5 stelle


Istanza Del Comitato Per Riprese Audiovisive Del Consiglio Comunale


A OTTOBRE 2011 IL MOVIMENTO CINQUE STELLE SBARCA ANCHE A SAN GIORGIO DEL SANNIO
04 ottobre 2011
“Cittadini in MoVimento – verso San Giorgio a 5 stelle” esordisce con una conferenza stampa aperta alla cittadinanza giovedì 6 ottobre alle ore 11.00 presso il bar Coffee House in Viale Spinelli, 36 a San Giorgio del Sannio (Benevento).
Intervengono Elvira Santaniello, responsabile di Rete Rose Rosse, Francesca Maio, membro dei Grilli Sanniti – Movimento a 5 stelle, e Rosanna Carpentieri, coordinatrice del Comitato sangiorgese cittadini per la trasparenza e la democrazia, fondatrici del gruppo nonchè Roberto Fico, già Candidato Sindaco di Napoli per il Movimento 5 Stelle e Marco Savarese, già candidato consigliere comunale per Movimento 5 Stelle a Napoli.

“I Comuni- si legge nella nota di presentazione – decidono della vita quotidiana di ognuno di noi, possono avvelenarci con l’amianto inidoneamente trattato e inidoneamente smaltito o potenziare la raccolta differenziata e ragionare in termini di sostenibilità ambientale, possono migliorare la vivibilità e sfruttare le energie alternative o continuare costruire case e palazzi contribuendo al consumo del territorio…
Senza la partecipazione attiva dei cittadini, le decisioni relative alla gestione del Comune dove viviamo passano sopra le nostre teste…se partecipiamo, invece, ci riprendiamo in mano la politica: dai Comuni a Cinque Stelle si può e si deve ripartire per fare politica!”.


Comunicazione al sindaco Ricci di San Giorgio del Sannio per le Riprese dei Consigli Comunali e delle sedute delle commissioni

Riportiamo la nota allegata al testo precedente, scritta da Rosanna Carpentieri ed Elvira Santaniello e rivolta all'attenzione del sindaco di San Giorgio del Sannio Claudio Ricci, che ha come oggetto la comunicazione riguardante le Riprese audio-visive durante le sedute pubbliche del Consiglio Comunale di San Giorgio del Sannio e delle Commissioni:

"Gentile Sindaco, Gentile Presidente del Consiglio comunale, 
come membri del gruppo "Cittadini in MoVimento verso San Giorgio a cinque stelle ", Vi informiamo che in tutte le sedute del Consiglio comunale della nostra città potremo essere presenti con attrezzature audio - video per la registrazione, parziale o integrale, delle sedute consiliari. 

Come indicato dal Garante per la Privacy, la pubblicità di atti e di sedute consiliari è espressamente garantita dal Testo Unico delle leggi sull'Ordinamento delle Autonomie Locali (D.Lg. n. 267/2000) , il quale demanda al regolamento comunale l'introduzione di eventuali limiti, non presenti in quello di San Giorgio del Sannio. 

Con la presente, pertanto, adempiamo alla norma di legge che prevede unicamente che i presenti alle sedute siano stati debitamente informati dell'esistenza delle telecamere e della successiva diffusione ed archiviazione dei filmati. 
Le suddette registrazioni saranno messe a disposizione dei cittadini sul web, su youtube e in aree legate ai siti relativi ai nostri sodalizi associativi di cui sopra: (www. versosangiorgiocinquestel le.blogspot.com; www.altravocedelsannio...) oppure potranno essere offerte a televisioni o radio che le richiederanno. 

La nostra finalità e il nostro intento sono quelli di rendere un servizio pubblico gratuito alla cittadinanza per l'attuazione dei principi di partecipazione, legalità, trasparenza e pubblicità dell'attività amministrativa. Pertanto, riteniamo nostro imprescindibile dovere riprendere le sedute dei consigli comunali e delle commissioni consiliari. 

Il nostro gruppo "Cittadini in MoVimento" ed il nostro comitato civico non sono espressione di partiti politici e si propongono principalmente di awicinare i cittadini alla politica in maniera generalizzata e rispettosa dell'art. 3 della Costituzione, di instaurare e migliorare la comunicazione tra amministrazione e cittadinanza, sovvertendo quell'antiquato ed incostituzionale modello verticistico-feudale-massonico-piramidale."
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