E’ stato, quindi, confermato che «dopo il periodo di avviamento e di stabilizzazione dell’intero sistema fognario depurativo comunale, il Comune di San Giorgio del Sannio non utilizzerà più l’impianto consortile di depurazione». Il provvedimento, in particolare, è stato attuato in considerazione della scelta dell’Ente di «usare un solo impianto di depurazione a servizio di tutto il paese, anche per ottimizzare i costi di gestione dell’intero sistema fognario – depurativo, in quanto il nuovo impianto sarà il ricettore finale di entrambi i versanti del paese, individuati come Sud-Est (lato Gianguariello) e Nord-Ovest (lato via Bosco Lucarelli)».
Un progetto per il quale esprime eccessiva soddisfazione l’assessore delegato all’Ambiente, Giuseppe Saccavino, che evidenzia la possibilità grazie a questa iniziativa di estendere il servizio di depurazione all’intera cittadina.
In primis, Saccavino ricorda come «tale iniziativa rientrasse tra i programmi del mandato elettorale dell’attuale amministrazione comunale».
Quindi, il delegato all’Ambiente rileva: «E’ un risultato importante, che porterà in futuro anche la messa in funzione delle fognature realizzate in via Cesine. In quanto – anticipa Saccavino – con la messa in opera del nuovo depuratore potranno gradualmente essere allacciate e diventare funzionanti anche le fognature ubicate in via Cesine».
Purtroppo, però, attraverso la medesima deliberazione, l’Ente ha contestualmente incaricato il gestore del servizio idrico Alto Calore servizi di «inserire le addizionali depurazione a tutti gli utenti del servizio idrico a decorrere dal primo agosto sin dalla prossima fatturazione».
Il deliberato dell’Esecutivo, sotto questo profilo, appare illegittimo in quanto si autorizza il prelievo coatto dell'Alto Calore, pur riconoscendo che l'allacciamento delle utenze al nuovo depuratore di Cesine avverrà gradualmente, quindi al momento non è effettivo ma è una eventualità futura che andrà verificata caso per caso nei fatti.
Il comitato pertanto invita gli utenti di Alto Calore s.p.a. a controllare le voci in bolletta e a non pagare qualunque addizionale per presunti e fantomatici servizi di depurazione.
Viene prima il prelievo dell'Alto calore o vengono prima i cittadini che usufruiscono del servizio depuratore?
L'assessore Saccavino anzichè incensarsi ed autoelogiarsi per «l’operato dell’ufficio tecnico comunale» e per l'impegno (quale?) profuso dal governo cittadino, ed anche di quello precedente (=amministrazione Giorgio Nardone, peraltro sotto processo proprio per questioni legate al vecchio depuratore, quello di Gianguarriello, perché il depuratore non era in grado di assicurare un rendimento depurativo adeguato. Da analisi effettuate si evinceva la persistenza di scarichi non conformi ai limiti di legge ! n.d.r.) bene avrebbe fatto a rilevare la clamorosa incongruenza .
Ma, evidentemente, l'amministrazione Ricci, quando si tratta di onerare i cittadini di vecchi e nuovi balzelli, accantona la più elementare ragionevolezza e lucidità.
Questi sono i dati incontrovertibili dell'amministrazione mafio-clientelare di San Giorgio, al di fuori della più pallida nozione di civiltà e di legalità.
Il paese delle anomalie
Il depuratore che sarà dismesso
Quale di queste opere ha realizzato il Comune di San Giorgio del Sannio ?
A parte il depuratore, nessuna ! Eppure parliamo della programmazione triennale 2003/2005 !
Cosa hanno fatto sinora in oltre dieci anni ? Aperitivi con Del Basso De Caro in casa Ricci, sagre della salsiccia, accordi illeciti con il Negriero, ristrutturazioni di patrimoni personali, tangenti, corruzione , ricatti ed estorsioni agli onesti, denegando loro diritti...e poi ?
Leggete con attenzione anche i nominativi dei responsabili dei procedimenti ovvero del gotha dell'Ufficio Tecnico e gli importi stratosferici per l'esecuzione delle lavorazioni !
Grazie per l'attenzione.
La coordinatrice del comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia
Rosanna Carpentieri