giovedì 9 ottobre 2014

Un'amministrazione che sacrifica ambiente, diritti e salute...in nome del cemento. Mobilitiamoci !

All'amministrazione di San Giorgio del Sannio possiamo muovere le stesse critiche da indirizzare al governo Renzi e al decreto cd. "sblocca Italia", fateci caso. 
Un doppio salto mortale all'indietro in cui in nome del cemento si può violare la legge e persino, calpestare DIRITTI.
I falsi ideologici in atti pubblici, le manipolazioni del PUC, lo stravolgimento delle destinazioni urbanistiche, l'aggressione e/o la mancata tutela della salute sono quasi nulla rispetto a ciò...
 

Allora, perchè non facciamo nulla?
 

Non a caso Giuseppe Dossetti avrebbe voluto che nella Costituzione ci fosse questo articolo: “La resistenza individuale e collettiva agli atti dei poteri pubblici che violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione è diritto e dovere di ogni cittadino”. 

Si legga in proposito:

https://www.scribd.com/doc/242478729/Rottama-Italia-ecco-perche-il-cd-decreto-Sblocca-Italia-e-una-minaccia-per-la-democrazia-ed-il-futuro


IL COMUNE QUALE DESTINAZIONE INTENDE DARE ALL'AREA INCENDIATA DEL CLAN FAMILISTICO BARLETTA ?

Ma le bonifiche da diossine ed altri inquinanti prescritte dall'Arpac all'azienda New Distribution responsabile dell'inquinamento,  nel secondo Tavolo interistituzionale di ottobre 2009 sono state fatte?

Possiamo smentire ogni "carta fasulla" dovesse risultare a riguardo, con la compliità di chi ha obblighi di controllo e di esecuzione in danno : 

la ditta Barletta non ha fatto NULLA !





 N.B. Il capannone Barletta incendiatosi per cause sconosciute il 23 maggio 2009 era stato edificato contra legem e senza alcuna infrastruttura viaria e fognaria,  in una zona residenziale satura.

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