Da Il Corriere del Sannio del 21 settembre 2013
A pochi giorni dal Consiglio Comunale, fissato per il 26 settembre con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio previsionale 2013, Giovino Carpenella e Antonio Castaldo, componenti del gruppo consiliare Nuova San Giorgio, esprimono un giudizio decisamente negativo.
“Un previsionale astorico e inefficace, che insiste come nel passato nel gestire l’ordinario, non liberando risorse per risolvere le grosse questioni cittadine che da tempo aspettano una soluzione: il piano traffico e parcheggi, il piano commerciale, il rilancio dell’Area Fiera, la destinazione di Palazzo Bocchini, la realizzazione di attività a favore di bambini e ragazzi, le politiche del lavoro, la manutenzione del Parco Urbano ridotto in pessime condizioni, il rilancio di un’attività culturale di qualità.
Ancora una volta, inoltre, la predisposizione del più importante documento di programmazione dell’Ente è avvenuta senza alcun confronto nelle Commissioni Consiliari Consultive competenti alla valutazione delle politiche di bilancio.
Anche in questo caso c’è stato un deciso arroccamento della Giunta e della maggioranza consiliare su posizioni che non ammettono contraddittorio, nonostante “Nuova San Giorgio” abbia sempre alimentato una costante attività di proposta politica”.
Vogliamo le immediate dimissioni della giunta Ricci!
http://altravocedelsannio.blogspot.it/2013/10/lassessore-alligiene-urbana-saccavino.html
I cittadini di San Giorgio del Sannio non possono permettersi di vegetare un solo giorno di più in questo regime feudale e in questo stato di degrado e di arretratezza politico-amministrativo-culturale-ambientale.
“La predisposizione del più importante documento di programmazione dell’Ente è avvenuta senza alcun confronto nelle Commissioni Consiliari Consultive” ?
Cara Nuova San Giorgio, io non mi sento garantita e rappresentata nè dalle commissioni consultive del palazzo, nè dai gruppi di opposizione consiliare vecchi o di nuovo impasto, placidamente incollati alle poltrone.
http://altravocedelsannio.blogspot.it/2013/10/lassessore-alligiene-urbana-saccavino.html
I cittadini di San Giorgio del Sannio non possono permettersi di vegetare un solo giorno di più in questo regime feudale e in questo stato di degrado e di arretratezza politico-amministrativo-culturale-ambientale.
“La predisposizione del più importante documento di programmazione dell’Ente è avvenuta senza alcun confronto nelle Commissioni Consiliari Consultive” ?
Cara Nuova San Giorgio, io non mi sento garantita e rappresentata nè dalle commissioni consultive del palazzo, nè dai gruppi di opposizione consiliare vecchi o di nuovo impasto, placidamente incollati alle poltrone.
Lo abbiamo sempre sostenuto e lo ribadiamo.
A San Giorgio urge l’introduzione del Bilancio Partecipativo sia per decidere sugli investimenti che sui i tagli, urge l’introduzione del referendum opzionale stile svizzero per decidere immediatamente (e non dopo anni…) sulle scelte fatte dagli amministratori, prima che queste abbiano procurato danni, urge l’introduzione della possibilità di revocare gli amministratori, l’introduzione del referendum finanziario o comunque di una consultazione online sulle spese sopra una certa entità.
Purtroppo, basta una occhiata fugace oltre che alla prassi quotidiana anche allo Statuto dell’Ente, per accorgersi del livello di democrazia e del rilievo che viene dato agli istituti di partecipazione popolare (istanze, petizioni, referendum), nel FEUDO sangiorgese.
Ma a voi di statuti , regolamenti e democrazia diretta non importa un bel niente, a quanto ci risulta dalla vostra annosa quanto flebile attività di opposizione o, come preferite, di "proposta politica" !
A San Giorgio urge l’introduzione del Bilancio Partecipativo sia per decidere sugli investimenti che sui i tagli, urge l’introduzione del referendum opzionale stile svizzero per decidere immediatamente (e non dopo anni…) sulle scelte fatte dagli amministratori, prima che queste abbiano procurato danni, urge l’introduzione della possibilità di revocare gli amministratori, l’introduzione del referendum finanziario o comunque di una consultazione online sulle spese sopra una certa entità.
Purtroppo, basta una occhiata fugace oltre che alla prassi quotidiana anche allo Statuto dell’Ente, per accorgersi del livello di democrazia e del rilievo che viene dato agli istituti di partecipazione popolare (istanze, petizioni, referendum), nel FEUDO sangiorgese.
Ma a voi di statuti , regolamenti e democrazia diretta non importa un bel niente, a quanto ci risulta dalla vostra annosa quanto flebile attività di opposizione o, come preferite, di "proposta politica" !
Purtroppo, anche voi siete parte del problema, non della soluzione.
Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia
La coordinatrice
La coordinatrice