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giovedì 18 giugno 2015

"SCANDALOSO: I PORTAVOCE 5 STELLE RUBANO LO STIPENDIO !" ABOLIAMO IL PARLATOIO !

SCANDALOSO: I PORTAVOCE 5 STELLE RUBANO LO STIPENDIO! ABOLIAMO IL PARLATOIO !

In foto, i Portavoce 5 stelle

Ebbene si, anche noi sappiamo usare la comunicazione di massa ed il sensazionalismo, ma verso obiettivi positivi per tutti i cittadini. 
Inoltre, il titolo ha ben poco di sensazionale e molto di reale, ecco di seguito brevemente e lapidariamente i motivi.
Ed anche una proposta: ABOLIAMO IL PARLAMENTO !
1) ERA IL 4 DICEMBRE 2013 QUANDO LA CONSULTA DICHIARÒ L’INCOSTITUZIONALITÀ DEL PORCELLUM e la conseguente illegittimità del Parlamento, che ancora oggi, a distanza di un anno, prosegue a legiferare. I Portavoce 5 Stelle urlarono in aula: “Siamo tutti illegittimi”, ma poi subito dopo ci ripensarono e motivarono la propria scelta dicendo che "dovevano ... resisteredall’interno”.
2) Peccato che uno dei motivi d’illegittimità del sistema elettorale è proprio che assicura “maggioranze di ferro” anche col vantaggio di un solo voto. Con il 54% alla Camera al PD È MATEMATICAMENTE IMPOSSIBILE FAR PASSARE QUALSIVOGLIA INIZIATIVA DELL’OPPOSIZIONE, se non scendendo a patti con la maggioranza. Se anche tutte le opposizioni si coalizzassero non potrebbero mai far passare un provvedimento non voluto dalla maggioranza.

Allora cosa ci fanno ancora lì i pentastellati ? 

E’ triste dirlo, ma la risposta plausibile appare solo una: CAMPAGNA ELETTORALE. Pubblicizzano proposte di legge che mai passeranno e discorsi in aula - blablabla molti belli ma del tutto inutili all’obiettivo - come grandi atti “rivoluzionari” ed “eroici”, come se possano essere di qualche concreta utilità. 
Eppure una dittatura non si combatte certo facendosi bacchettare come scolaretti indisciplinati da Boldrini e Grasso, cosa che non fa altro che confermarne il potere. 
Iniziamo a pensare che Calderoli non mentiva quando disse che il Porcellum resterà perché fa comodo a tutti, anche a Grillo. 

In effetti, se l’attuale campagna elettorale 5 Stelle con location Montecitorioandasse a buon fine, converrebbe anche a loro avere la maggioranza con un solo voto in più... e lo stanno tristemente confermando.

Cosa dovrebbero fare allora? 
No, noi non cadiamo nella finta partecipazione che spaccia il Movimento 5 Stelle! 

LA VERA FORZA DEL MOVIMENTO SONO I CITTADINI, NON I PORTAVOCE, nuove starlette, molte create a tavolino dalla Casaleggio Associati, da far applaudire in un eterno e sconclusionato show pur di non far partecipare davvero, perché è più comodo, anche per i cittadini, scaricare sui rappresentanti decisioni e responsabilità.
Il vero merito del Movimento 5 Stelle è stato di aver portato milioni di cittadini a partecipare di più nella politica locale e nazionale, ma poi si limita a far loro applaudire questo o quel Portavoce. 

Nessuna reale partecipazione, nessun lavoro comune.
E poi, diciamocela tutta con estrema franchezza: si può contrastare un sistema e poi...entrarvi dentro ?
Ergo, credibilità zero !

IL GRUPPO LIBRA HA APERTO UN PROCEDIMENTO STORICO A FEBBRAIO 2014, miseramente finito per dissidi interni ai rappresentanti. Quel procedimento forse ci avrebbe potuto liberare. I Portavoce 5 Stelle, nonostante i ripetuti appelli, anche da parte dei cittadini pentastellati, hanno fatto orecchie da mercante, contribuendo all’insabbiamento mediatico e politico, che ha determinato una prima archiviazione dopo ben nove mesi di lotta giudiziaria e popolare.
Continuate pure a votare 5 Stelle e ad applaudire i bei discorsi e i bei post elettorali dei Portavoce ; noi non ci stiamo.
Ognuno prosegua le proprie lotte, a noi non interessa governare, ma liberare l’Italia dalla dittatura e ristabilire le regole democratiche, senza le quali CHIUNQUE VINCERÀ SARÀ UN DITTATORE ED UN USURPATORE DI POTERE POLITICO. 
In parole povere, un criminale della peggior specie, che compie i reati più gravi del nostro ordinamento, quelli contro lo Stato e la democrazia e, dunque, contro tutti i cittadini. 

Allora ?
ALLORA, MEGLIO ABOLIRE IL PARLAMENTO !
Rectius, la casta del Parlatoio nazionale!
Non basta solo ripristinare il diritto di voto. Smettiamola una volta per tutte con quest'altra mistificazione, PER CORTESIA !
 
L'approvazione in sordina della legge che consente il prelievo forzoso sui CONTI CORRENTI (http://wp.me/pv8a8-WbW) pare non avere indotto neppure nel gruppo Libra la benchè minima riflessione su cosa vada veramente inteso per democrazia al popolo !!!! Siete ancora tutti fermi al FALSO MITO della rappresentanza SALVIFICA, DERESPONSABILIZZANTE E CON EFFETTI CRIMINOGENI !
 
In alternativa io propongo il MOVIMENTO MASANIELLO 7° POTERE. PER LA REALE CYBERSOVRANITA’ AL POPOLO .
All'Italicum -superincostituzionale più del Porcellum: legge elettorale creata da un parlamento incostituzionale- e alla dittatura della democrazia MontiLettaRenziana contrappongo un progetto che prevede l’entrata in Parlamento con metodi democratici ma al solo solo scopo di... eliminarlo!
Potere diretto al popolo e creazioni di leggi con un clik!
Il motto è “L’unione dei Davide, moventisi in massa e inermi verso il Parlamento, abbatterà il Golia della tirannia".
Semplicistico?
Molto meglio del mito della falsa rappresentanza, autentica palla al piede. 
Chè poi, in realtà, quelli del gruppo Libra non mi hanno affatto risposto:" Quale democrazia ? Quale diritto di voto? Per eleggere chi? "Democrazia diretta, senza intermediari !
Gli eletti sono solo dei furboni (e non dico altro perchè detesto spargere sterco) che, una volta in parlatoio, rappresentano solo se stessi e il loro avido ventre !
Nel ventunesimo secolo o si trovano stringenti correttivi alla rappresentanza o è inutile continuare a parlare di democrazia e di diritto di voto come panacea dei mali ! 
SOLO UNO STATO CYBERSOCIALIST E UNA GIGANTESCA ROTAZIONE NEI GANGLI PRINCIPALI DELLA REPUBBLICA, ELIMINANDO IL PARLAMENTO (PRIMO PASSO) E LIMANDO LE ALTRE 5 CASTE CONSENTONO UNA RIFORMA DEL SISTEMA OLIGARCHICO VERSO UNA REALE DEMOCRAZIA LIQUIDA DEL POPOLO SECONDO DETTAMI ART. 3, 2° CO. COST.. 
QUESTA E' LA DEMOSFERA, CONTRO LA DEMOPIRAMIDE CORROTTA E VENDUTA. COSTRUIAMO UN MOVIMENTO PER ENTRARE IN PARLAMENTO COL VOTO DEGLI ASTENSIONISTI E DEI REALI OPPOSITORI CON UN SOLO SCOPO: ELIMINARLO! 
IL NOSTRO PROGETTO E' DI REALIZZARE LA SOVRANITA' DEL POPOLO REFERENDARIO PERMANENTE, IN UNA REALE DEMOCRAZIA LIQUIDA, FINALMENTE SENZA PIU' CAPI NE' CAPETTI !
 
POSSIAMO FARE BENISSIMO A MENO DI QUESTO PARLAMENTO e della riduzione a retorica...della nostra Grund Norm.
 
Dall'attuazione della Costituzione, che per noi significa anzitutto ripristino e attuazione della LEGALITA' COSTITUZIONALE, ci aspettiamo ben altro !

Rosanna Carpentieri
Coordinatrice Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia

venerdì 12 giugno 2015

Prosegue la causa per la richiesta di risarcimento dovuto per la sospensione della democrazia nel nostro Paese

Interessa ai signori De Luca e Mario Pepe tutto ciò? Non ci risulta.

Con atto di citazione del 16 luglio 2014 abbiamo convenuto in giudizio la Presidenza del Consiglio ed il Ministero degli Interni per ottenere la condanna al risarcimento dei danni non patrimoniali subiti a seguito della sospensione della democrazia nel nostro paese, sospensione determinata dalla circostanza di aver votato, per tre tornate elettorali consecutive, senza poter esercitare un voto eguale, libero e personale, come previsto dalla nostra Costituzione.
A seguito della declaratoria d’incostituzionalità della legge elettorale (L. 270/2005), avvenuta con sentenza della Corte Cost. 1/2014, la sospensione della democrazia è fatto abbondantemente acclarato. Per il merito vi rimando alla lettura del seguente articolo che contiene l’atto introduttivo della causa: clicca qui.
In data 18 novembre 2014 l’Avvocatura dello Stato si è costituita in giudizio con la seguente comparsa che potete leggere integralmente in pdf: Comparsa avvocatura di Stato
Nello specifico l’Avvocatura ha eccepito la prescrizione del diritto al risarcimento per la lesione del diritto di voto verificatasi con le tornate elettorali del 2006 e del 2009. In riferimento a quella del 2013, le difese sono invece dirette a negare la risarcibilità semplicemente secondo questo assunto: “la controparte invoca una quantificazione equitativa dei pregiudizi subiti, senza fornire elementi probatori e i dati di fatto in suo possesso per consentire che l’apprezzamento equitativo sia limitato e ricondotto alla sua caratteristica funzione di colmare soltanto le inevitabili lacune al fine della precisa determinazione del danno”.
Insomma, l’Avvocatura di Stato fondamentalmente asserisce che la lesione della democrazia non è fonte di alcun danno. Saranno felici di questo i milioni di persone cadute, durante il corso della storia, per giungere alpieno riconoscimento dell’appartenenza della sovranità al popolo, oggi sancito nell’articolo 1 della nostra Costituzione.
All’udienza del 23 dicembre 2014 sono stati chiesti i termini per le memorie di legge con rinvio per esameall’udienza del 31 marzo 2015, dopodiché la causa andrà in decisione con la certezza che l’Illustre Giudicante converrà con questa difesa circa il fatto che nessuna lesione è più grave di quella compiuta cancellando la democrazia in questo Paese. Nelle more attendiamo con ansia l’approvazione della nuova legge elettorale denominata “Italicum” al fine di aggredirla già nel corso di questo giudizio, con richiesta di trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale direttamente alla prossima udienza di marzo. Se ciò avvenisse sarebbe un duro colpo per i soggetti che illegittimamente continuano ad occupare le più alte cariche dello Stato. In caso contrario si procederà con causa autonoma contro la nuova legge elettorale.
I Colleghi, davvero con la “C” maiuscola, che hanno aggredito la legge elettorale n. 270/2005, hanno aperto una strada per la lotta. Ora è compito, di tutta l’avvocatura, caricarsi di relativi oneri e spese (se non noi, categoria ancora privilegiata, chi può farlo?) e proseguire nella battaglia per il ripristino della democrazia e della libertà in questo paese.

Ci hanno negato il diritto di voto e continueranno a farlo anche con l’Italicum: chiediamo il risarcimento del danno in tutta Italia.

L’Avv. Claudio Calvello del foro di Padova è un altro dei professionisti che ha avuto il coraggio di esporsi in prima persona contro la sospensione della democrazia rappresentativa avvenuta nel nostro paese a seguito dell’approvazione della legge elettorale meglio nota come il cd. “porcellum”.
Come sapete tale legge è stata dichiarata incostituzionale con sentenza della Corte Costituzionale n. 1/2014. Successivamente la Corte di Cassazione con sentenza n. 8878/14 ha ribadito la grave alterazione della rappresentatività democratica compiuta con essa.
Per tale ragione l’Avv. Calvello, come già fatto dal sottoscritto presso il Tribunale di Genova, ha ritenuto di andare oltre e di rilevare che la lesione di un proprio diritto costituzionale fondamentale debba comportare anche un conseguente risarcimento pecuniario a favore dello stesso, risarcimento che poi dovrebbe porsi a carico, con necessaria azione di rivalsa da parte dello Stato, ai singoli responsabili di tale abominio giuridico.
Lo scopo della causa, alla quale anche io ho aderito, va poi oltre quello di colpire i responsabili sotto il profilo patrimoniale. Si evidenzia infatti che la nuova legge elettorale, il cd. italicum, presenta gli stessi vizi di quella precedente e che dunque il diritto di voto eguale, libero, personale e diretto non sarà più ripristinato. Lo scopo dunque è portare l’italicum in Corte Costituzionale ancora prima che il paese torni al voto evitando la formazione di un nuovo Parlamento illegittimo che proseguirebbe a rispondere agli ordini dei mercati finanziari a scapito degli interessi del paese.
Vi invito all’attenta lettura dell’atto di citazione che si trascrive integralmente, auspicando che altri Colleghi possano fare altrettanto. Ripristiniamo la democrazia in questo paese.  Supportate queste battaglie fondamentali!
Andiamo avanti!
thvoto
Tribunale di Padova
ATTO DI CITAZIONE
L’Avv. Claudio Calvello, del foro di Padova, nato ad Abano Terme (Pd) il 22.02.1965, che ai fini del presente atto si difende in proprio ai sensi dell’art. 86 c.p.c. (c.f.: CLV CLD 65B22 A001L – fax: 049/8668926 - pec:claudio.calvello@ordineavvocatipadova.it) con domicilio eletto presso il proprio studio sito in Abano Terme (Pd), via Previtali 30, oltre che, per mandato a margine del presente atto, per mezzo della rappresentanza e della difesa anche ad essa disgiunta dell’Avv. Marco Mori (c.f.: MRO MRC 78P29 H183L – tel. e fax: 0185/23122 – pec: studiolegalemarcomori@pec.it) del foro di Genova
C I T A
La Presidenza del Consiglio dei Ministri in persona del Presidente pro tempore Matteo Renzi, nonché il Ministero dell’Interno in persona del Ministro pro tempore Angelino Alfano, entrambi presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato, a comparire avanti il Tribunale Civile di Padova, per l’udienza che ivi sarà tenuta il giorno
martedì 14 luglio 2015
ore 09.00 e seguenti, con invito a costituirsi, ai sensi e nelle forme stabilite dall’art. 166 c.p.c., nel termine di 20 giorni prima dell’udienza indicata nel presente atto, con avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica la decadenza dalla facoltà di eccepire l’incompetenza per materia, quella per valore e quella per territorio secondo quanto previsto dall’art. 38 c.p.c. (come novellato dalla L. n. 69 del 16 giugno 2009) e la decadenza dalla facoltà di proporre domande riconvenzionali, eccezioni di merito e di rito non rilevabili d’ufficio e di chiamare terzi in causa secondo quanto previsto dall’art. 167 c.p.c., e con l’ulteriore avviso che in caso di mancata costituzione si procederà in sua contumacia, ed
ESPONE
  1. L’esponente non ha potuto esercitare il proprio diritto di voto secondo le modalità conformi ai principi costituzionali del voto “personale, uguale, libero e segreto” (art. 48 comma 2, Cost.) e “a suffragio universale e diretto (artt. 56 comma 1 e 58 comma 1 Cost.) nelle elezioni alla Camera dei deputati ed al Senato della Repubblica svoltesi negli anni 2006, 2009 e 2013 (Doc. 1 – scheda elettorale);
  2. Tale lesione del diritto di voto è conseguente alla legge elettorale n. 270/2005 poi dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 1/2014, sentenza che ivi deve intendersi integralmente richiamata e trascritta (Doc. 2);
  3. In particolare l’esponente è stato privato della possibilità di esprimere la propria preferenza per un singolo candidato, possibilità esclusa dalla legge elettorale citata la quale affidava agli organi di partito il compito di compilare le liste dei candidati che venivano eletti secondo tale ordine sottratto al controllo democratico. L’esponente è stato altresì privato del diritto che il suo voto fosse eguale a quello di ogni altro cittadino in conseguenza dell’attribuzione del cosiddetto premio di maggioranza disposto sempre con la legge elettorale n. 270/2005. La medesima privazione risulta anche per il peculiare “premio di maggioranza” attribuito per l’elezione al Senato su base Regionale (essendo il numero dei seggi assegnati ad ogni regione proporzionale alla popolazione residente, il voto espresso dall’elettore residente nelle regioni più popolose concorreva all’attribuzione di un premio di maggioranza decisamente più elevato di quello cui poteva concorrere l’elettore delle regioni meno popolose);
  4. La lesione del diritto di voto ha determinato un pacifico danno di natura non patrimoniale in capo all’esponente. Tale danno, trattandosi di violazione di precetti costituzionali, è certamente risarcibile e dovrà essere liquidato, anche in via equitativa, secondo il prudente apprezzamento del Giudicante avuto anche ragione del fatto che la conseguente violazione non è stata rimossa neppure a seguito dell’intervento della Corte Costituzionale posto che il Parlamento non è stato, sorprendentemente, sciolto dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la conseguenza che la violazione della possibilità di esercitare il diritto di voto secondo i dettami costituzionali si sta ulteriormente prolungando nei suoi effetti ledendo così ancora più intensamente il bene protetto;
  5. La Corte Costituzionale nella sentenza n. 1/2014, per preservare il timone istituzionale dai dirompenti effetti della sentenza, aveva richiamato l’istituto della prorogatio delle Camere ex art. 61 Cost., istituto che, come dovrebbe essere noto al Presidente della Repubblica, opera unicamente allorquando le Camere sono sciolte in attesa delle nuove elezioni e non già in un caso come quello che in oggi stiamo vivendo. Gravissimo quindi che le Istituzioni abbiano ignorato la pronuncia della Consulta;
  6. Come noto una norma dichiarata incostituzionale cessa di avere effetti nell’ordinamento mentre, nel caso di specie, il Parlamento eletto in violazione della sovranità popolare continua a legiferare moltiplicando così le conseguenze della norma dichiarata illegittima. Non a caso il Parlamento sta licenziando una nuova legge elettorale, il c.d. “Italicum”, che si espone ai medesimi profili di incostituzionalità evidenziati dalla Consulta, fatto questo davvero sconcertante;
  7. In ogni caso, quantomeno per il periodo che va dall’anno 2005 al 2014, ovvero per ben nove anni, la democrazia in Italia è stata virtualmente sospesa attraverso la sottrazione del diritto di voto e ciò non può che costituire il maggiore dei danni possibili per qualsivoglia cittadino;
  8. Come già chiarito dalla sentenza della Cassazione n. 8878/14 (Doc. 3la pronuncia della Corte Costituzionale non ha fatto venir meno il diritto per ogni cittadino di far accertare la lesione del proprio e personale diritto di voto, con la conseguente piena legittimità per l’attore di promuovere il presente giudizio;
  9. Nel caso di specie sono in gioco interessi costituzionalmente tutelati lesi da un illecito civile quale quello della promulgazione di una legge elettorale contraria ai precetti costituzionali. Trattasi di una responsabilità ex art. 2043 c.c. fondata su solide basi normative. Come noto il Ministro proponente assume la responsabilità giuridica dei propri atti ai sensi e per gli effetti dell’art. 89 Cost. Inoltre gli atti che hanno valore legislativo sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri che ne è direttamente responsabile;
  10. Pare quasi superfluo sottolineare che il Presidente del Consiglio dei Ministri e i Ministri stessi, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica con la seguente formula: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione” e ciò ai sensi dell’art. 1 Legge n. 400/1988”.
  11. Conseguentemente o si ritiene tale giuramento un inutile orpello formale oppure si deve ammettere che allo stesso conseguano precise responsabilità giuridiche. La sottoscrizione di una legge incostituzionale da parte del Ministro proponente e da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri costituisce fatto illecito ex art. 2043 c.c.;
  12. Il danno non patrimoniale è risarcibile laddove si è in presenza della lesione di un bene inviolabile previsto e protetto da una norma di rango costituzionale (Cfr. Sentenze “gemelle” del 2008). Non ci si trova, in altri termini, al cospetto di un danno c.d. “bagatellare” che non incide su valori costituzionali. Innegabile che la lesione del diritto di voto abbia determinato in ogni cittadino un nocumento di natura morale economicamente apprezzabile seppur oggettivamente di difficile quantificazione come sempre nei casi di risarcimento del danno non patrimoniale relativo ad un bene immateriale di cui è piena la casistica giurisprudenziale.
- Tutto quanto premesso, l’Avv. Claudio Calvello, in proprio nonché come supra rappresentato e difeso dimette le seguenti
CONCLUSIONI
Piaccia all’Ill.mo Tribunale adito, contrariis reiectis, per le causali di cui in narrativa, accertare che l’esponente non ha potuto esercitare il proprio diritto di voto nelle elezioni per la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica svoltesi successivamente all’entrata in vigore della L. n. 270/2005 e sino alla data della presente citazione o quantomeno sino a quella della pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 1/2014, secondo le modalità previste dalla Costituzione, del voto personale, eguale, libero e diretto e conseguentemente condannare, eventualmente anche in solido tra loro, la Presidenza del Consiglio dei Ministri in persona del presidente pro temporenonché il Ministero dell’Interno in persona del Ministro pro tempore entrambi presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato corrente in Venezia, Piazza San Marco 63 a risarcire il danno non patrimoniale conseguente alla lesione del bene previsto e tutelato (il voto) dalle norme di rango costituzionale citate e ciò ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 89 cost., 2043 c.c., 1 L. n. 400/1988 ovvero per le altre norme meglio viste e ritenute con quantificazione in via anche equitativa o nella misura che sarà determinata in corso di causa secondo il prudente apprezzamento del Giudicante ed in ogni caso non superiore alla somma di € 5.100,00=.
In ogni caso con vittoria di spese e competenze professionali.
Con ogni più ampia riserva di ulteriormente dedurre e produrre nei termini concedendi.
Ai sensi dell’art. 9 comma 5 L.466/88 si dichiara che il valore della causa è pari ad € 5.100,00= pertanto il contributo unificato da versare ammonta ad € 98,00=.
Si producono i seguenti documenti:
Doc. 1) Copia certificato elettorale;
Doc. 2) Sentenza Corte Cost. 1/2014;
Doc. 3) Sentenza Cass. n. 8878/14.
Abano Terme – Padova – lì, 09.03.2015
- Avv. Claudio Calvello – – Avv. Marco Mori -

lunedì 14 aprile 2014

In attesa della Norimberga sangiorgese, inizia a Roma la Norimberga italiana grazie alle nostre denunce


In attesa della Norimberga sangiorgese, che si instaurerà a seguito dei numerosi esposti e denunce susseguitisi negli anni e da ultimo, la denuncia di un comitato civico rimasto ignoto per la comunità sangiorgese ma non certo per la Procura della Repubblica e le autorità inquirenti (vedasi  in apertura il commento a suon di manifesto dell'ex deputato piddino Mario Pepe del feudo di San Giorgio del Sannio):



rendiamo noto che è stato aperto un maxi procedimento dalla Procura di Roma in cui  è coinvolta  tutta la classe dirigente italiana: non solo gli attuali occupanti di quelle poltrone della Camera e del Senato, ma anche coloro che l’hanno già occupata durante gli ultimi decenni (ergo, compreso l'ex parlamentare sannita Mario Pepe, ironia della sorte) e che sono momentaneamente scomparsi dalla scena politica.
E tutto ciò grazie alle denunce nostre e di altri cittadini italiani proposte agli inizi del 2014.
Si tratta di una denuncia attentamente sudiata da un gruppo tecnico formato da giornalisti e giuristi: “Una denuncia che potrebbe aprire finalmente le porte ad una  Norimberga italiana“. 

I capi d’accusa mettono i brividi: ”Attentati ai diritti politici dei cittadini” (art. 294 c.p.), “Usurpazione di potere politico” (art. 287 c.p.); Devastazione, saccheggio e strage (art. 285 c.p.); “Attentato contro la Costituzione e gli organi costituzionali” (artt. 283 e 289 c.p.), “Cospirazione politica tramite accordo o associazione” (artt. 304 e 305 cp). Si tratta di “attentati contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello Stato“.
Questi i capi d'accusa che chiamano in causa Romano Prodi, Guliano Amato, Mario Draghi, Mario Monti ed Enrico Letta, per il quali si chiede di verificare se “sia un caso che questi politici ed economisti italiani, che hanno guidato le istituzionali nazionali ed europee nei momenti chiave del drammatico processo di svuotamento delle sovranità nazionali in favore del superStato non democratico europeo, facciamo tutti parte con incarichi prestigiosi dei club e think thank internazionali e e se ciò non costituisca un evidente e pericolosissimi conflitto d'interessi”.
La nostra classe politica e dirigente si presta perfettamente ad un procedimento penale di questa entità. Il 19 febbraio 2014, dopo circa un mese di intenso lavoro da parte dei membri di un  tavolo tecnico indipendente da qualsivoglia movimento o partito politico ma all'esclusivo servizio della comunità, è stata formulata una denuncia in 30 pagine. La denuncia è stata poi sottoposta ad ulteriori perizie da parte di consulenti nominati sulla base di specifiche competenze: avvocati pubblicisti e penalisti, tutti riuniti per ricercare capi d’accusa da imputare a quei rappresentanti del popolo che si sono avvicendati tra le poltrone dei palazzi del potere.

E’ una vera e propria lotta fatta dall’interno“, annunciano gli avvocati e i giornalisti dello staff “ed il fatto che il pm della Procura di Roma abbia aperto il procedimento è un segnale positivo. Adesso che noi abbiamo cominciato la lotta, occorre che tutti i cittadini presentino in tutte le Procure d’Italia la denuncia. La procura di Roma ha già aperto il procedimento agli inizi di Marzo, è quindi cominciata la prima fase delle indagini preliminari.
Ma è fondamentale che ogni singolo cittadino presenti la denuncia e porga alla collettività il suo umile contributo perchè il maxi-processo abbia davvero inizio e possa dare dei frutti“.

E' quanto a San Giorgio del Sannio e Benevento sta facendo il Comitato civico Per la Trasparenza e la Democrazia, guidato da Rosanna Carpentieri.
Si tratta di un’iniziativa davvero unica se pensiamo alle leggi elettorali incostituzionali che il Parlamento non cessa di approvare nonostante la sentenza della Consulta depositata a metà del gennaio scorso parli chiaro.
Rappresentanti dello Stato al di sopra della legge è così che si sentono alcuni politici particolarmente avvezzi alle leggi ad personam o a decreti macedonia che poi ricadono inevitabilmente sulle spalle dei cittadini. 
In effetti, il cavallo di Troia della denuncia è la sentenza della Corte Costituzionale sul Porcellum, che porta alla conseguenza logico-giuridica dell’accusa di Attentati ai diritti politici dei cittadini (art. 294 c.p.), avendo di fatto, tramite quella legge, impedito il diritto di voto attivo e passivo agli italiani per oltre otto anni ed Usurpazione di potere politico (art. 287 c.p.), poiché i politici permangono nelle posizioni di potere indebitamente conquistate, persino dopo l’esplicito giudizio della Consulta circa l’illegalità delle elezioni che li hanno portati al potere. 
Già questi delitti possono comportare pene fino a 15 anni di reclusione.
Ma la denuncia va oltre e nell’indagare i possibili moventi di questo inganno ai danni del Popolo italiano, ne descrive, iniziando dalle testimonianze di Ferdinando Imposimato, le radici nella presenza di poteri anglo-americani e del club Bilberberg già nel sequestro di Aldo Moro e nelle stragi dove hanno trovato la morte i Giudici Falcone e Borsellino. 
In venti pagine si riassumono vent’anni della cosiddetta “integrazione europea e transatlantica” in Italia e la devastazione che ne è derivata per il Paese e la sua democrazia, che porterebbe ad ipotizzare anche più gravi delitti contro lo Stato, con pene che possono arrivare all’ergastolo ed alla messa in Stato d’accusa persino del Presidente della Repubblica, fra cui: Devastazione, saccheggio e strage (art. 285 c.p.); Attentato contro la Costituzione e gli organi costituzionali (artt. 283 e 289 c.p.), Cospirazione politica tramite accordo o associazione (artt. 304 e 305 c.p.).
Il testo parla chiaro: viviamo dominati da una struttura sovra-nazionale inedita fino ad oggi nel diritto internazionale, che ha gradualmente, ma drasticamente, svuotato gli Stati dei loro tradizionali poteri costitutivi, a tal punto da determinare la loro silenziosa scomparsa. Tale struttura sovra-nazionale, già ad una superficiale analisi, non rispetta i requisiti minimi, non solo della democrazia, ma addirittura dello Stato di diritto: in essa è totalmente assente la separazione dei poteriesecutivo e giudiziario vengono entrambi nominati dai governi nazionali. 
Siamo, dunque, tecnicamente governati da un’organizzazione indiscutibilmente non democratica, dunque dittatoriale o oligarchica, di cui nella denuncia vengono descritti gli altri aspetti inquietanti.
Il deteriorarsi del quadro normativo e, dunque, della situazione politico-istituzionale, tanto da arrivare ad uno Stato non di diritto, ma assoluto, si è drammaticamente ripercossa sull’economia e la situazione sociale, il cui stato è, come noto, comparabile solo ad una situazione di guerra, o devastazione e disordine generalizzati. I dati contenuti nella denuncia, inoltre, come quelli sul debito privato, i suicidi, la disoccupazione e la povertà, fanno comprendere quante cose non vengano dette con la chiarezza ed il dovuto, perché motivato, allarme ai cittadini.
Insomma, tutte le operazioni politiche e i cambi di Governo e le leggi che hanno tenuto l'Italia sotto scacco, sarebbero frutto di una regia  che avrebbe avuto come obiettivo lo “svuotamento totale della sovranità e postestà dello Stato nazionale a favore di una struttura sovranazionale non democratica”. L'intera operazione sarebbe stata orchestrata attraverso la sottoscrizione da parte degli Stati di titoli di credito tossici per rispettare gli obiettivi imposti dall'Unione Europea.
Secono i denuncianti gli attuatori del disegno sarebbero “non solo i politici dei grandi palazzi del potere tra cui il Presidente della Repubblica, tutti gli ex Presidenti del Consiglio (vivi e defunti), ex e attuali senatori, deputati, ministri, ma anche consiglieri regionali, politici locali e tutti coloro che si sono macchiati di simili crimini”.
Non dimentichiamo poi,  il ddl 133/2013 passato alla storia come decreto Imu-Bankitalia, un decreto “criminale e assassino” secondo qualcuno che oltre a cedere ai privati il 100% delle quote della Banca d’Italiametteva a rischio anche le riserve auree depositate dallo Stato sin dalla riforma bancaria del 1936. Contrariamente a quanto dichiarato dalla Banca d’Italia stessa che ha negato questa possibilità all’interno della documentazione fornita dall’istituto di credito infatti si legge “cessione delle riserve patrimoniali” e la voce “riserve patrimoniali” comprende anche le riserve auree. All’interno dell’Imu-Bankitalia inoltre era contemplata anche la svendita del patrimonio pubblico, compreso l’ambiente, le spiagge, il territorio, i beni culturali. 
Un vero e proprio saccheggio e una vera e propria strage se pensiamo alla terra dei fuochi o alla SardegnaCalabria e altre aree in cui l’incremento di tumori dovuti a depositi di scorie radioattive o tossiche è stato effettuato all’ombra di un segreto di Stato (v. dichiarazioni del pentito Schiavone).
Per finire la conversione in legge del decreto 133 del 29 gennaio scorso è stata accelerata grazie ad una fantomatica “tagliola” adottata dalla Boldrini per non si sa quale strumento giuridico concesso dal regolamento della Camera. Dopo poco si scopre che il Regolamento della Camera non consente un simile atteggiamento dittatoriale: la tagliola a cui fa riferimento la terza carica dello stato infatti, è contemplata solo all’articolo 78 del regolamento del Senato. A renderlo noto alla stampa e alla stessa Laura Boldrini è niente poco di meno che una sua collega di partito:Elettra Deiana, di Sel. Ma ormai la frittata è fatta, il Parlamento può concentrarsi sull’Italicum, ennesima legge incostituzionale su cui i cittadini saranno chiamati ad esprimersi alle prossime elezioni europee.

Di esempi da fare ce ne sarebbero davvero tanti, troppi. Si va dalle tangenti, alla “trattativa Stato – Mafia”, dalla questione dei rifiuti alla gestione del patrimonio pubblico, dai pignoramenti fallimentari alla riscossione di crediti effettuate con tassi superiori al 3% (limite convenzionalmente fissato dalla Banca d’Italia, oggi privata, oltre al quale si configura il reato di usura).
La denuncia quindi coinvolge non solo i politici dei grandi palazzi del potere come il Presidente della Repubblica, tutti gli ex Presidenti del Consiglio (vivi e defunti), ex e attuali senatorideputatiministri, ma anche consiglieri regionali, politici locali e tutti coloro che si sono macchiati di simili crimini.
Per questo non è irrealistico pensare ad una nuova Norimberga italiana, che punisca i gravissimi crimini che potrebbero emergere dalle indagini preliminari.
La denuncia quindi, è uno strumento utile a tutti gli italiani .Non possiamo che invitare tutti a sporgere querela presso le Procure e Questure italiane.
Ha inizio una vera e propria “Norimberga italiana". Cittadini, prendetene parte per fermare una classe politica criminale !
Da oggi tutti i cittadini disperati a causa della “crisi”, tutti coloro che hanno visto la loro felicità distrutta, o che addirittura hanno visto familiari togliersi la vita, tutti quelli che gridano alla “dittatura europea” ed ai suoi crimini, tutte le persone consapevoli, che ogni giorno s’informano sempre meglio, ma non trovano mai le soluzioni in cui impegnarsi davvero, possono finalmente fare qualcosa per il Paese, di molto concreto ed efficace.
Partecipare attivamente informandosi ed impegnandosi a diffondere attivamente la conoscenza delmaxi-processo aperto dalla Procura di Roma da pochi giorni contro tutta la classe politica e dirigente italiana per gravi delitti contro lo Stato ed il Popolo italiano perpetrati negli ultimi vent’anni di cd. “integrazione europea”.
C’è bisogno di tutta la documentazione anche video, che supporta quanto sostenuto nella denuncia, che è breve proprio per poter essere presentata da tutti, ma va ora dettagliata. ARTICOLI E MATERIALI CHE GIRANO SUL WEB POTREBBERO ESSERE IMPORTANTI PROVE. Pertanto invitiamo tutti a   preparare a proprio nome documenti che saranno portati all’attenzione del PM di Roma e a coordinarsi con il comitato locale.
Rosanna Carpentieri
altravocedelsannio@gmail.com
P.S.
1) SERVONO CITTADINI/GIORNALISTI CHE RACCOLGANO ARTICOLI E VIDEO
COME?
GLI ARTICOLI vanno copiati ed incollati su un fogli word con tutto il testo ed i link o le fonti (ad esempio: Il Fatto Quotidiano, 15 Marzo 2014) SENZA FOTO! 
Servono articoli che approfondiscano i temi della denuncia: integrazione europea, perdita di democrazia e sovranità nazionali, come quella monetaria o territoriale (si pensi alle basi Nato, alle guerre a cui siamo stati costretti a partecipare, al MUOS, alle scie chimiche, che non è complottismo, è solo che in Italia le cose si sanno dopo 10-20 anni rispetto agli altri Paesi,), devastazione del Paese, e tutti i reati richiamati .
Relativamente ai fatti nazionali, se leggete la denuncia, potete avere un’idea chiara degli argomenti. Limitarsi a quelli o a fatti strettamente correlati.
Potete anche concentrarvi sulla raccolta di articoli relativi ad un solo argomento, ad esempio il Porcellum, o l’introduzione del pareggio in bilancio in Costituzione, o su singoli personaggi, avete solo l’imbarazzo della scelta: 20 anni di malapolitica !
QUESTO PROCESSO E’ UN LAVORO COMPLESSO E FATICOSO SE FATTO DA POCHI, MA SE SIAMO IN TANTI A LAVORARE DAVVERO, ALLORA SI PUO’ VINCERE.
2) NON BISOGNA TEMERE DI DENUNCIARE, è un diritto ed un dovere dei cittadini, soprattutto di coloro che protestano e criticano ogni giorno il Governo pubblicamente.
ANZI ESISTE UN DOVERE DI DENUNCIARE PER I PIU' GRAVI DELITTI CONTRO LO STATO (ART. 364 CP)
La denuncia è una semplice informazione che il cittadino porta a conoscenza della Procura. 


LA DENUNCIA


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