Sia indidualmente che come comitato di cittadini, abbiamo più volte parlato e suggerito la guerrilla gardening in un paese ora del tutto cementificato, con mille barriere architettoniche (veramente auguriamo l'uso della sedia a rotelle ai nostri amministratori in palese quanto strafottente violazione di legge !), scempiato nelle sue bellezze storico-naturali come le alberate dei tigli di Viale Spinelli e via dei Sanniti, violentato nei luoghi residenziali di antica memoria e di notevole interesse storico-testimoniale, risalenti al 1700 come minimo, quali la contrada Cerzone di Cesine, privo completamente di una cultura ecologica , paesaggistica e naturalistica.
Le contraddizioni sono palesi: si è permesso di costruire un catorcio, come al solito megagalattico e condominiale, (quando l'esigenza diffusa è di residenze unifamiliari popolari!) in una zona destinata a parcheggio e nelle vicinanze, dovrebbe sorgere uno spazio verde pubblico (pubblico? sembrerebbe a servizio del palazzo abusivo !), attrezzato non si sa come (non c'è ancora un cartello di cantiere, solo la recinzione dell'area) ma definito con tipica megalomania autocelebrativa: "villa comunale".
Al riguardo, sappiamo solo di certo che l'amministrazione non ha alcuna cognizione botanica e paesaggistica, visto l'eccidio compiuto con l'area p.i.p. di Cesine e la recente volontà palesata di abbattere dei tigli centenari e di sostituirli con dei pioppi, in quanto l'apparato radicale di questi ultimi sarebbe secondo l'ignoranza agronomica dell'U.T.C. comunale, meno possente ed invasivo rispetto ai tigli e a condutture fognarie obsolete (per non dire altro).
Abbiamo comunque scoperto che c'è un ddl al Senato che incentiva (finalmente!) orti e giardini privati, ne riportiamo il link per consentire gli approfondimenti necessari : http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DDLPRES/916938/index.html
Singolare questa cosa: le mafie costruiscono su litorali , oasi protette o...spazi destinati a parcheggio (nulla è più aleatorio e più ispirato all'arbitrio e alla CORRUZIONE a San Giorgio del Sannio delle destinazioni urbanistiche!) e …noi per salvare un pezzo di giardino dovremmo anche faticare e lottare contro la pubblica amministrazione locale: quanti giardini privati abbandonati e in stato di degrado a San Giorgio, vi crescono-pensate- rovi.C'è invece un esercito di giovani volontari disposti a trasformarli in giardini incantate ed in isole in mezzo al deserto di cemento, se solo il Comune provvedesse a dare una risposta in merito.
Detraibilità del 36% in cinque anni per spese tra i 2mila e i 30mila euro per chi cura e mantiene un giardino – spazio verde o orto – privato (proprietario o affittuario che sia) e da 5mila a 50mila euro per il verde condominiale.
Questo il punto chiave della proposta contenuta nel disegno di legge “Misure di agevolazione fiscale per interventi di «sistemazione a verde» di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari di proprietà privata”, il primo che agevola il verde (dopo le lavatrici, auto, arredo ecc!), presentato a Palazzo Madama dai Senatori Gianluca Susta (Pd) e Aldo Di Biagio (Ap), in un incontro che ha coinvolto in maniera insolita e quasi “rivoluzionaria” gli esperti di settore, a cui è stata data parola libera in merito ai contenuti del ddl.
E già questo dà la misura di quanto sia innovativa per il nostro paese questa proposta legislativa, a partire dalla modalità: il confronto diretto non con vip e “tuttologi” ma con enti, associazioni professionali, testate giornalistiche e persone finalmente competenti nel tema.
Nel testo del disegno di legge si leggono concetti come verde privato quale “fattore essenziale di sviluppo e di miglioramento della qualità della vita“, “incentivare la partecipazione dei cittadini alla cura e alla valorizzazione paesaggistica”, “combattere, nell’interesse collettivo, il “degrado” urbano e la deturpazione del paesaggio”, favorendo la “progettazione” del territorio urbano”.
Addirittura agevolazioni al verde privato come strumento di “compensazione» e «mitigazione»” per le opere costruite “lontano dal bello”. Parole che hanno riempito i cuori e infuso enormi speranze in tutti coloro che si occupano di verde.
E di più: si specifica che le agevolazioni sono applicabili alla condizione che che si mettano in opera “interventi significativi, consistenti e non occasionali“. Non stiamo dunque parlando di 4 begonie: si incoraggiano le opere durature e di un certo impatto. E qui il sorriso si allarga felice sul volto degli esperti… qualcuno grida “al miracolo”… Immense sono le aspettative a cui dovrà rispondere il Senatore Susta!
Torniamo con i piedi per terra: questo ecobonus per il giardini che oneri comporta per lo Stato?
Il testo sottolinea come il ddl, se messo in atto, possa creare “valore aggiunto che produce un gettito per l’Erario ben maggiore dei benefici restituiti ai cittadini.” Perché ovviamente il nemico da battere, per questo come per tutti gli altri, è il MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il “cerbero” che potrebbe semplicemente rispondere come al solito: spiacente, non c’è copertura!
Il testo sottolinea come il ddl, se messo in atto, possa creare “valore aggiunto che produce un gettito per l’Erario ben maggiore dei benefici restituiti ai cittadini.” Perché ovviamente il nemico da battere, per questo come per tutti gli altri, è il MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il “cerbero” che potrebbe semplicemente rispondere come al solito: spiacente, non c’è copertura!
Il “costo” del ddl è stato già valutato comunque in 200 milioni di euro annui.
La vera guerra per questa proposta di legge inizia solo ora.
CHE QUESTA LEGGE PASSI ED IN FRETTA !
Rosanna Carpentieri
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